Lastre e frammenti di eternit, materiale nocivo per la salute perché può causare il cancro, sono state abbandonate nei boschi alla periferia di Cislago, in località Massina. Chi le ha gettate ha scelto il verde perché si tratta di zone defilate, al riparo da occhi indiscreti, una posizione che gli ha effettivamente consentito di risparmiare migliaia di euro di costi di smaltimento: in gran parte, infatti, i lastroni dovevano essere il tetto di copertura di qualche capanno, smaltiti senza far intervenire ditte specializzate in questo genere d’intervento. Ebbene, a seguito di una segnalazione, il personale del Servizio Tecnico e della polizia locale ha effettuato un sopralluogo nell’area boscata rilevando la presenza del cumulo di lastre, tutte ondulate e di cemento-amianto.
Dagli accertamenti effettuati è risultato che il lotto di terreno è di proprietà di una persona defunta: è stato quindi rintracciato il presunto erede, al quale è stato comunicato l’avvio del procedimento a suo carico. L’uomo, tramite il legale, ha comunicato la sua estraneità in quanto non titolare della superficie. Così, ritenuto necessario provvedere in tempi stretti alle operazioni di rimozione e smaltimento dei materiali, il Comune ha chiesto tre preventivi ad altrettante aziende del settore per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento delle lastre. L’incarico è stato assegnato all’impresa che ha offerto il servizio a 6mila 500 euro oltre all’Iva.
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