La notizia, in poche ore, ha fatto il giro del mondo: i concerti della cantante americana Taylor Swift, previsti per l’8, 9 e 10 agosto a Vienna, sono stati annullati all’ultimo minuto a causa di una seria minaccia di attentato.
Mentre le autorità austriache, in queste ore, stanno rilasciando le prime dichiarazioni, migliaia di giovani da tutta Europa stavano raggiungendo la capitale per assistere ai concerti, sold out in tutto il mondo.
Il mese scorso la cantante si è esibita per due date allo Stadio Meazza di Milano, biglietti andati sold out in pochi minuti, pertanto molti italiani avevano poi deciso di scegliere una data europea dell’“Eras Tour” per assistere al concerto. Tra queste città anche Vienna, in quanto facilmente raggiungibile dall’Italia.
La testimonianza di Francesca: “Eravamo sotto choc”
Tra questi fan c’è pure Francesca, una giovane residente in provincia di Milano, che abbiamo raggiunto per farci raccontare la sua esperienza nell’avere scampato un attentato terroristico definito come il più grande mai progettato in Europa: “Abbiamo preso i biglietti l’11 luglio del 2023 – racconta – Con le mie amiche avevamo deciso di abbinare al concerto una vacanza all’estero e ci piaceva l’idea di recarci a Vienna. Quando abbiamo appreso la notizia dell’annullamento per rischio attentato siamo restate incredule, un po’ sotto shock, Io ho subito chiamato i miei genitori per avvertirli”. Insieme alle amiche, Francesca aveva preparato anche l’outfit per il concerto e i famosi braccialetti che hanno fatto il giro del mondo in questi mesi: i braccialetti di Taylor Swift hanno un significato profondo, rappresentano veri e propri simboli di sorellanza musicale, da regalare e scambiare ai concerti con le altre fan provenienti da tutto il mondo. “ Dopo lo shock iniziale, e subentrata la consapevolezza di quello che abbiamo scampato. Abbiamo letto le modalità con cui volevano colpire, e ci siamo sentite sollevate. Sarebbe stata una strage”.
I giovani attentatori volevano usare dei detonatori
Le modalità descritte dalle autorità austriache parlano di un piano molto nel collaudato: l’idea dei terroristi era di uccidere il maggior numero di persone partendo dall’esterno dello stadio, usando dei detonatori. La polizia austriaca ha fermato un 19enne e un complice di 17 anni. Il primo, pare, era pronto a immolarsi tra la folla: “Abbiamo evitato una tragedia”, hanno ribadito i funzionari.
L’accoglienza di Vienna: bar e musei gratuiti
La città di Vienna ha deciso comunque di accogliere migliaia di fan giunti da tutta Europa, prendendosi cura di loro: “Per chi ha il biglietto, l’ingresso ai musei è gratuito, alcuni bar e pub offrono da bere e mangiare gratis e la catena di gioelli Swarovski sta regalando delle colonnine – riferisce Francesca – Un bel gesto, non so se tutti i paesi lo avrebbero fatto”.
Manuela Miceli
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