Grande il successo estivo ottenuto dallo scrittore Emilio Uggeri di Cormano, il 12 agosto nell’ambito di una serie di grandi avvenimenti estivi che si sono tenuti in Piemonte ed in particolare nella caratteristica Rassa in Valsesia, come la mostra “Rassa il filo magico” tenutasi nel salone della “Resga di Brasei”,e conclusa domenica 20 con la presenza di molti visitatori.
Cormano, Uggeri e il suo ‘Rassa il filo magico’
Nell’ambito di questa mostra, sabato 12 agosto si è tenuta la presentazione dell’undicesimo libro di Uggeri intitolato proprio “Rassa il filo magico”’, scritto proprio dall’autore di Brusuglio di Cormano. Con anche una lunga tavolata nel bel mezzo della via centrale del paesino valsesiano dove si è
tenuta una cena all’aperto meravigliosa e sotto le stelle.
Al termine lo stesso scrittore ha dichiarato: “Il mio 11mo libro, Rassa Il Filo Magico, mi ha dato una grande soddisfazione. Un vero record di presenze che mi ha ripagato di tutte le fatiche. Ora ci terrei poterlo presentare a Cormano, anzi siccome non ho mai avuto l’occasione, vorrei poterli presentare uno ad uno, le mie fatiche letterarie, proprio nella mia città perché ognuno ha la sua ragione che va raccontata e spiegata”.
La presentazione di Uggeri e gli incendi in Valsesia
Non è stato però un periodo ferragostano solo di gioie e serenità: “Direi di no, infatti ha destato preoccupazione generale un incendio che, proprio sul finire della Sagra del Mirtillo, innescato da un fulmine che, con un secco boato, si è schiantato su un verticale crinale di una montagna, ben visibile da Rassa volgendo lo sguardo al monte Talamone.
Inizialmente si è assistito ad un via vai di elicotteri che gettavano un grande quantitativo d’acqua ma poi, data la consistenza del rogo che la stava facendo da padrone, sono intervenuti anche due aerei Canadair da Genova e uno da Ciampino che, pescando l’acqua dal lago D’Orta, con pericolose manovre la lasciavano poi ricadere sull’incendio. Ci sono voluti ben sette giorni per domare quell’incendio che in certi momenti ha fatto temere il peggio anche per la mia Rassa. Insomma un’avventura inattesa ma che ha confermato ancora di più quanto ami quel paesino e l’intera Valsesia”.
Paolo Minora
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