“L’estate la pensiamo come un momento di recupero delle attività ludico sportivo dei bambini. Scordiamoci i centri estivi e gli oratori, questo deve essere chiarissimo”. Lo dice Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Comitato tecnico scientifico. Tra poche ore il premier Giuseppe Conte scioglierà i nodi per la ripartenza dopo il lockdown imposto dal coronavirus.
Un prima cauta ripartenza per alcuni settori industriali potrebbe avvenire già da lunedì 27 aprile per proseguire in maniera più decisa una settimana dopo dal 4 maggio. Ma il cammino è lungo fino al 18 maggio, quando sembra prevista la riapertura degli ultimi negozi come bar e ristoranti che dovranno osservare protocolli rigidi per evitare il diffondersi del contagio.
Se da una parte la linea per le attività commerciali pare tracciata, dall’altra è anche confermata che a scuola non si tornerà almeno fino a settembre. E allora i genitori che riprenderanno a lavorare dove potranno lasciare i bambini se gli istituti scolastici saranno chiusi? Si parla di quasi 8 milioni di ragazzini che rimarranno senza attività da fare. E anche questo è uno dei nodi che il governo dovrà sciogliere nelle prossime ore.
Proprio per proteggere dai possibili contagi le fasce più deboli sarebbero al vaglio anche delle fasce orarie in cui sarà consentito uscire agli under 18 e agli over 70. Indicativamente tra le 10 e le 18, evitando così le ore di punta. Intanto sembra confermata la riapertura almeno di parchi e aree verdi. Non tanto per la socialità che rimarrà vietata assieme agli assembramenti, quanto per lo sport individuale. Si prevede che gli ingressi dei parchi verranno sorvegliati per garantirne l’accesso contingentato.
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