
Da Limbiate una nave nel Mediterraneo per portare soccorso ai migranti in mare.
C’è anche un limbiatese tra i 130 soci fondatori di una nuova onlus che puntaa dotarsi di un’imbarcazione per il soccorso in mare di migranti.
Si tratta di Corrado Mandreoli, sindacalista, già segretario della Camera del Lavoro di Milano e oggi presidente vicario di ResQ, la nuova associazione nata per supportare i migranti in arrivo nel mediterraneo.
Corrado Mandreoli è del villaggio Giovi ed è sempre stato vicino a queste tematiche.
Oggi ha iniziato un nuovo percorso che ha l’obiettivo di acquistare una nuova nave che solcherà presto il Mediterraneo per rintracciare e salvare chi rischia di morire in mezzo
al mare.
“L’idea era nata con alcuni amici- ci ha spiegato Mandreoli- durante l’epoca dei decreti Salvini.
Tutto questo odio che si stava diffondendo verso chi scappa da vite difficili ci ha fatto riflettere: bisognava fare qualcosa, non si poteva restare a guardare”.
“Non pensiamo solo ad una nuova imbarcazione che comunque è necessaria visto che ne continuano a sequestrare-ma vogliamo anche parlare con la gente per spiegare loro come stanno davvero le cose e lavorare su un ritorno all’umanità”.
Così si sono adoperati per riuscire a
far salpare sul Mediterraneo un nuovo mezzo: si tratta di una barca di 40 metri di lunghezza con 10 persone di equipaggio e 9 tra medici, infermieri, soccorritori, mediatori, giornalisti e fotografi”.
“Vi sono anche due gommoni veloci in appoggio che assicureranno gli
avvicinamenti alle imbarcazioni in difficoltà e il salvataggio.
Resq people da Limbiate al Mediterraneo
“La nave si chiama “ResQ-People Saving People” ed è nata per rinforzare il fronte del salvataggio dei migranti sul mediterraneo in stretta collaborazione con Mediterranea, un’altra realtà già attiva”.
“Nata dall’idea di pochi, vanta oltre 130 soci tra cui nomi molto conosciuti come quello dell’attrice Lella Costa. Persone che vogliono “dire basta allo stillicidio di vite umane nel Mediterraneo, sia di coloro che muoiono affogati, sia di coloro che vengono riportati nei lager libici”.
A Limbiate Mandreoli si sta già attivando per organizzare un incontro pubblico sul tema, anche in collaborazione con associazioni locali che gli hanno già espresso la volontà di collaborare.
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