Donna accoltellata in piazza Gae Aulenti a Milano, preso il presunto aggressore.
Una mattina di ordinaria routine si è trasformata in tragedia nel cuore di Milano. Intorno alle ore 9, una donna di 43 anni è stata accoltellata alla schiena mentre si recava al lavoro in piazza Gae Aulenti a Milano. L’aggressione, improvvisa e brutale, è avvenuta senza apparente motivo: la vittima stava percorrendo i vialetti pedonali che collegano la metropolitana di Gioia alla piazza, quando è stata colpita con un coltello da cucina lungo circa 30 centimetri. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo l’ha raggiunta alle spalle e l’ha colpita con un fendente profondo al fianco sinistro.
La donna, ferita ma cosciente, è riuscita a chiedere aiuto prima di essere soccorsa dal personale del 118. Trasportata d’urgenza all’ospedale Niguarda in codice rosso, è stata sottoposta a un intervento chirurgico di due ore per le lesioni riportate al torace e all’addome, con danni al polmone e alla milza. Al momento non è in pericolo di vita, ma la prognosi resta riservata. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno in seguito mostrato un uomo dai capelli bianchi, con zaino e sacchetto della spesa, che si allontanava a piedi subito dopo l’aggressione. Da lì è partita una vasta caccia all’uomo, coordinata dai carabinieri del Comando provinciale di Milano.
Nel corso della giornata, le immagini sono state diffuse per agevolare il riconoscimento del sospettato. L’epilogo è arrivato in serata: l’aggressore è stato rintracciato in un albergo in via Vitruvio, nei pressi della stazione di Milano Centrale.
L’uomo era in possesso degli stessi abiti ripresi dai video. A riconoscerlo, decisiva, è stata la sorella gemella, che ha avvisato le forze dell’ordine. Secondo quanto emerso, l’uomo era già noto alla giustizia: nel 2015 era stato arrestato per aver accoltellato due anziani nella Bergamasca. All’epoca era stato giudicato parzialmente incapace di intendere e di volere e condannato a otto anni di reclusione, oltre a un periodo in una struttura psichiatrica. Negli ultimi tempi viveva in una comunità di recupero nel Varesotto, dalla quale si era allontanato da pochi giorni. Le indagini proseguono per chiarire le motivazioni del gesto, che al momento appare del tutto privo di movente. Né la vittima né il suo aggressore si conoscevano.
Il sindaco Beppe Sala ha espresso vicinanza alla vittima e alla sua famiglia, definendo l’episodio “inaccettabile”. Anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha parlato di “una vicenda che ha turbato tutti noi”, ringraziando i soccorritori e il personale del Niguarda per la prontezza e la professionalità.
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