Primo giorno di chiusura delle “stazioni della droga” sulla S9 e decine di tossicodipendenti a piedi lungo la sede ferroviaria per raggiungere il bosco dello spaccio.
L’immagine inquietante è stata scattata questo pomeriggio e diffusa dal sindaco di Ceriano Laghetto, Dante Cattaneo, per denunciare ancora una volta una situazione al limite della sostenibilità.
Da oggi i treni della S9 Saronno-Albairate non fermano più nelle stazioni Ceriano-Groane e Cesano-Groane, causando grossi disagi ai pendolari lavoratori e studenti che lo utilizzavano per andare al lavoro, agli istituti superiori e all’università.
Ma chi lo usa per andare a comprare droga e non ha quindi problemi di orario, continua ad utilizzarlo, scendendo alla fermata prima, la Ceriano – Solaro.
Come aveva previsto Cattaneo.
“Venerdì ho scritto al Prefetto: chiudendo le stazioni di Ceriano-Groane e Cesano-Groane, orde di tossici si riverseranno sulla stazione di Ceriano-Solaro che dista soli 200 metri dal bosco” -scrive il sindaco di Ceriano.
“Oggi pomeriggio, ad ogni treno, ogni mezz’ora, decine di tossici scendevano e si incamminavano lungo i binari: creando disagio alla circolazione dei treni ed apprensione nei nostri studenti, pendolari e cittadini. E’ intervenuto il Comandante della nostra Polizia Locale: alcuni tossici, in preda ai fumi delle sostanze, gli si sono scaraventati addosso fisicamente e solo l’esperienza e la calma hanno evitato il peggio”.
Di qui il rinnovo dell’appello al prefetto affinché dirotti le pattuglie dell’Esercito, in servizio dal 12 novembre scorso, sulla stazione Ceriano-Solaro.
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