“Giacomino”, questo è il soprannome con il quale era conosciuto nell’ambiente, era divenuto persona di fiducia di vari gruppi di spacciatori magrebini: provvedeva personalmente a consegnare le dosi di cocaina, eroina e hashish ai vari acquirenti, divenendo, in breve, per molti tossicodipendenti della zona, un vero e proprio punto di riferimento, sempre in grado di reperire lo stupefacente.
Bastava chiamare telefonicamente “Giacomino”, a qualsiasi ora del giorno e della notte, per ricevere la dose richiesta o per essere indirizzati ed accompagnati nelle impervie località di spaccio.
'Giacomino' all'anagre è L.G., di 37 anni, abitante a Bregnano, arrestato dai Carabinieri di Cermenate, nella serata di ieri 14 luglio, per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
L’emissione del provvedimento è conseguente ad un’attività d’indagine svolta dai Carabinieri di Cermenate per contrastare il fenomeno dello spaccio nelle località boschive. I militari hanno ricostruito con minuziosità decine di episodi di spaccio avvenuti nei boschi di Bregnano e Cadorago, identificando una fitta rete di “clienti”, tutti tossicodipendenti abitanti in provincia, dal mese di ottobre 2016 ad oggi.
Le indagini continuano per assicurare alla Giustizia i gruppi di spacciatori magrebini per conto dei quali L.G. svolgeva il suo “lavoro,” anche fornendo loro un vero e proprio supporto logistico (rifornimento di viveri, indumenti, ricarica delle batterie dei cellulari ecc.).
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