Garbagnate, Nadia “salva” due anziani nella frenesia di Milano.
Erano da poco passate le 8,30 di giovedi scorso 13 febbraio quando Nadia R. una mamma lavoratrice garbagnatese impiegata in un gruppo assicurativo con sede a San Donato Milanese, mentre si recava sul posto di lavoro con la metro rossa, ha avvistato una coppia di anziani in seria difficoltà a bordo della sua stessa carrozza.
Garbagnate, Nadia “salva” due anziani nella frenesia di Milano. Cosa è successo
All’altezza della fermata di Cordusio la quarantanovenne si è resa conto che l’uomo, salito sul convoglio con l’ausilio di un deambulatore, faticava a stare seduto e dava evidenti segni di cedimento e svenimento. La moglie, senza recare disturbo ai molti pendolari presenti a bordo, cercava di aiutarlo e sostenerlo ma non riusciva nell’intento. Impietosita dalla scena, la signora Nadia ha convinto i due anziani a scendere con lei alla fermata Duomo, in modo da poter chiedere assistenza al personale della stazione della metro. Al mezzanino però i tre hanno dovuto constatare che non c’erano nè controllori al gabbiotto nè agenti delle forze dell’ordine nei paraggi. La ricerca dei bagni pubblici poi, è diventata una vera odissea viste le estreme difficoltà di movimento della coppia che si trovava in metropolitana per raggiungere una struttura ospedaliera in zona Crocetta ed effettuare un importante esame clinico.
Nell’indifferenza totale dei passanti troppo di fretta per prestare attenzione e soccorso ai due anziani, Nadia si è invece trasformata in un vero e proprio “Angelo” , che non li ha lasciati soli o abbandonati a loro stessi e alle loro difficoltà e, dopo aver trovato i bagni pubblici per una necessaria sosta dell’uomo, ha ripreso con loro il metrò e li ha accompagnati fino alla fermata a cui dovevano scendere, anche a costo di arrivare in grave ritardo al lavoro.
Una volta compiuta questa sua missione, stremata ed emotivamente provata, la quarantanovenne garbagnatese è riuscita a raggiungere il suo ufficio solo intorno alle dieci e, tra lacrime liberatorie, ha raccontato l’accaduto ai colleghi. Questa vicenda deve farci riflettere nel profondo perché ognuno di noi potrebbe un giorno trovarsi in serie difficoltà senza però, magari, incontrare una persona come Nadia pronta a sacrificarsi per fornirci supporto.
Primiano Mandunzio
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