Da Bollate al Ministero della Cultura del governo che sta per nascere: è quel che potrebbe accadere a Giordano Bruno Guerri, tra i papabili ministri del nuovo esecutivo di Giorgia Meloni.
Da Bollate al Ministero nel governo di Giorgia Meloni
Giordano Bruno Guerri, nato nel 1950 in provincia di Siena e giunto a Ospiate di Bollate nel 1965, è uno dei principali indiziati a ricoprire il ruolo di referente del Ministero della Cultura nel prossimo governo di Giorgia Meloni. I rumors lo vedono in predicato di assumere il ruolo di referente per il dicastero della Cultura. Guerri, presidente del Vittoriale degli italiani, è un giornalista e storico. Laureato in Lettere Moderne alla Cattolica di Milano, è stato direttore editoriale di Mondadori. Tra gli altri incarichi, un ruolo da conduttore televisivo in Rai, e un assessorato nel Comune di Soveria Mannelli, in Calabria, con incarico alla Cultura. Per un assessorato che Guerri stesso volle ribattezzare al Dissolvimento dell’Ovvio. Dal 2004 è stato direttore del quotidiano l’Indipendente e ora prosegue nella sua attività accademica con corsi di Storia contemporanea. Tutto ciò alla facoltà di Scienze politiche tra Madrid, Salerno, Ginevra, Rio de Janeiro e New York.
Guerri, da Bollate al Ministero dopo l’incontro Meloni-Berlusconi
Giordano Bruno Guerri, presidente e direttore generale della Fondazione Vittoriale degli italiani, sembra poter rappresentare la sintesi della figura richiesta per il Ministero della Cultura, soprattutto dopo l’incontro tra la premier in pectore, Giorgia Meloni, e il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, avvenuto nel pomeriggio di lunedì.
Redazione web
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