Sono passati tre mesi dall’omicidio di Giulia Tramontano e proprio in queste ore emergono altri dettagli sulle ricerche choc di Alessandro Impagnatiello.
Le ricerche choc di Alessandro Impagnatiello
“Come avvelenare un feto”. Questa sarebbe una delle ricerche internet che avrebbe compiuto Alessandro Impagnatiello. A cui si aggiungerebbe anche “come uccidere una donna incinta con il veleno”. Accertamenti che sono ancora in corso che serviranno per dimostrare l’eventuale premeditazione dell’omicidio di Giulia Tramontano, uccisa 3 mesi fa a Senago, da Impagnatiello. Gli investigatori sospettano che il veleno potrebbe essere stato assorbito anche dal feto. Anche gli ultimissimi accertamenti, farebbero propendere che il reo confesso non avrebbe avuto complici. Neppure nelle ore successive all’omicidio di Giulia, quando per 3 giorni ha vagato con il cadavere della compagna.
Nel frattempo, anche il Comune di Senago si è costituito parte civile: “Un segnale doveroso sia per la città che per la famiglia di Giulia“, lo avevano annunciato dall’Amministrazione. “Abbiamo subito gravi danni d’immagine e non solo a causa del tremendo episodio che si è consumato sul nostro territorio e intendiamo con ogni forza difendere l’onorabilità del nostro Comune“.
Tre mesi dall’omicidio di Giulia Tramontano: la dedica della sorella
Proprio in queste ore Chiara ha dedicato alcune frasi alla sorella sul suo profilo Instagram. Una lettera simile a quella scritta nei giorni successivi al funerale. “Tre mesi che ti cerco. Sul volto dei bimbi appena nati, nelle giovani donne gravide”, scrive Chiara. “Nei capelli biondi delle altre ragazze. Nel silenzio di questa casa, nel frastuono dei miei pensieri. Nei tulipani colorati, nei miei giorni grigi, in cui cerca affannosamente te, perdendo me”. In tanti, in quelle settimane hanno dimostrato la loro vicinanza con una partecipazione silenziosa a iniziative spontanee come la fiaccolata organizzata dall’Amministrazione comunale o la realizzazione di un murales per ricordare Giulia e il suo piccolo Thiago.
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