Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, ospite nella puntata di oggi di Verissimo. Ha raccontato com’è cambiata la sua vita dopo l’omicidio di Senago, dopo la condanna di Alessandro Impagnatiello all’ergastolo.
Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, ospite a Verissimo
“Una giusta sentenza che porta a tirare un sospiro di sollievo di rincontrarlo: il male è chiuso dietro alle sbarre e lontano da noi”, racconta Chiara Tramontano a Verissimo commentando la sentenza all’ergastolo di Alessandro Impagnatiello. “Ho avuto paura che questa condanna non arrivasse”. E poi parla dei genitori: “Quando si perde un figlio non si ha più una risposta quando ti chiedono come stai. Oggi sono fragili, insicuri. Hanno bisogno di essere spronati. Siamo stati una famiglia felice, andremo avanti con due angeli che ci guardano dall’alto”.
“Ancora mi chiedo perché a noi?”
“Ancora oggi mi chiedo perché è capitato a me. So di non essere l’unica sorella in Italia a soffrire”, ha aggiunto Chiara Tramontano. E poi parla di quei giorni in cui Giulia era scomparsa, ma ancora non si sapeva dove fosse. “Non pensavo a un epilogo del genere. Pensavo si fosse allontanata da lui, ma non immaginavo potesse essere stata uccisa. Pensavo fosse esausta di questa gravidanza non condivisa. Mio padre l’aveva capito”. E poi parla di Impagnatiello: “Non lo conoscevo perché quando la relazione con mia sorella è iniziata, io vivevo in Finlandia. Avevo messo in guardia mia sorella”. Racconta che tutto era organizzato per la nascita di Thiago, pochi giorni prima della morte era stata consegnata la cameretta e i nonni erano pronti ad arrivare a Milano per il parto.
Nel frattempo Chiara è diventata zia: è nata la bambina di suo fratello. L’hanno chiamata Giulia. “È ancora bello pronunciare questo nome in casa: ci dà una bella sensazione. Ma le due storie devono stare separate: vogliamo che associato a questo nome non ci sia solo l’immagine della morte”. Per ricordare la sorella parla al presente: “Noi siamo due opposti che si completano”. Oggi lei non vive più in Italia, ma in Olanda: “Qui abbiamo avuto il supporto di tutti, ma ho bisogno di ricominciare una vita in cui il mio nome non sia associato a questa storia”.
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