Sono sempre più preoccupate le famiglie colpite dalle grandinate di luglio, che a distanza di quasi due mesi non hanno ancora visto un euro di risarcimento. La situazione è drammatica, soprattutto considerando che l’autunno è alle porte: i tetti di molte abitazioni sono ricoperti di teli perché le famiglie non hanno i soldi per ripararli.
Grandinate, rimborsi delle assicurazioni difficili da ottenere
C’è gente che si è rassegnata a tenere i teli, perché i preventivi per rimettere le tegole sono da brivido. Difficile ricevere i rimborsi dalle assicurazioni, la cui trafila per ottenerli sembra essersi misteriosamente complicata: sarà l’eccesso di richieste? Qualunque sia la ragione, case e aziende non possono aspettare: il rischio, nella prospettiva della stagione fredda, è che si allaghino aggiungendo danno al danno. Per questo c’è tanta preoccupazione.
Grandinate: la ProCiv di Origgio e Uboldo toglie ogni illusione
Piero Zucca, coordinatore della Protezione civile di Origgio e Uboldo, ha ben chiara la situazione anche perché fa il geometra: “Ho clienti che continuano a chiedermi se sia il caso di aspettare i risarcimenti prima di fare i lavori – racconta – Risarcimenti? E’ meglio togliersi ogni illusione perché di sicuro non vedremo un euro. Sono pronto a scommetterci”. Non è stato ancora ufficializzato, infatti, lo stato di calamità e le prospettive non sono buone. Zucca parla chiaro: “Bisogna rassegnarsi e arrangiarsi per conto proprio, altrimenti sarà peggio. L’inverno è vicino e gli edifici vanno protetti. Non si può illudere la gente: devono tutti prendere consapevolezza che siamo soli”. La loro parte l’hanno fatta diverse banche, come Unicredit, Banco Bpm, Bper Banca e Crédit Agricole, che hanno messo a disposizione plafond di centinaia di milioni di euro per l’intera Lombardia.
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