Sono tantissimi i limbiatesi rimasti senza medico di base e con il boom dei positivi da Covid 19 la situazione anche diventa difficile e in certi casi assurda. Negli ultimi due anni sono tanti i medici andati giustamente in pensione, ma non rimpiazzati. Un problema di cui si parla da tempo anche a livello politico ma che di fatto resta irrisolto. “Si parla ormai di circa 4.500 persone di Limbiate non seguite da un medico di base- spiegano dal Partito Democratico, promotori con tutta l’opposizione di un’interrogazione durate l’ultimo consiglio dell’anno-. Sappiamo che il sindaco, pur nella sua veste di responsabile ultimo della salute della città, non ha poteri ammnistrativi per intervenire sulla questione ma, certamente, potrebbe intensificare la sua azione di richiesta “pressando” le istituzioni sovra territoriali (Ats e Regione) che tanto fanno vanto della cosiddetta “Sanità Lombarda” che, ancora una volta, non dimostra di saper arrivare a tutti i cittadini”.
Tra le risposte di chi cerca disperatamente un medico quella di andare a Varedo ma questa non è una soluzione secondo l’opposizione così come neppure l’istituzione di un numero di telefono per rispondere alle emergenze. “E’ evidente che si perde così anche il senso reale del rapporto medico-paziente, scompare il profilo sanitario del paziente stesso. Proprio in questi giorni abbiamo richiesto al Sindaco aggiornamenti e la possibilità di ottenere risposte per i cittadini. Questo problema ha bisogno di soluzioni operative per tutte le persone che ora sono in uno stato di abbandono. Il tema “medici di medici generale” e i relativi problemi di carattere sanitario vengono denunciati da anni, ben prima della pandemia che ha fatto esplodere però anche il tema umano”.
Limbiate, caos medici e code nelle farmacie
In questi giorni si è vista una corsa disperata verso le farmacie, verso i test rapidi per capire se si aveva contratto o meno la malattia e la situazione è degenerata. C’è chi è andato al Pronto Soccorso per avere indicazione di come gestire il malessere anche se le indicazioni sono quelle di non recarsi in caso di positività negli ospedali per evitare ulteriori contagi.
Limbiate senza medici, pazienti al pronto soccorso
“Come potevo fare? -ci spiega una cittadina limbiatese-. Non ho il medico, faticavo a respirare, non sapevo cosa prendere e solo in ospedale ho avuto la terapia da seguire”. Chi contrae il Covid ha infatti bisogno di indicazioni specifiche che variano da persona a persona. La consulenza con un medico diventa fondamentale. Anche in Regione nel mese di luglio era stata presentata una mozione in merito. Il problema non è infatti solo limbiatese, ma le soluzioni sembrano complicate. La mozione regionale presentata dalla Lega, Forza Italia e Movimento 5 stelle chiedeva: “Ai Ministeri della Salute e dell’Università e della Ricerca di incrementare immediatamente i finanziamenti per le borse di studio in medicina generale riportandole almeno alla quota prevista per il triennio 2019/2022 e di anticipare la fine del corso di formazione del triennio 2018/2021, al fine di permettere a 379 tirocinanti di diventare effettivi già nei prossimi mesi».
Una mozione che di fatto non ha avuto seguito e purtroppo non è riuscita a rispondere in tempi brevi alla necessità di avere nuovi medici di base in Lombardia. Il sistema ancora una volta sta collassando, qualcosa va fatto, subito.
Daniela Salerno
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