Era diventato l'incubo dei farmacisti della zona, tra Limbiate e Cesano Maderno. Autore di almeno 4 colpi negli ultimi 4 mesi, ma anche di una fuga rocambolesca con tanto di investimento di un carabiniere che gli intimava l'alt. Lo hanno arrestato qualche giorno fa i carabinieri della compagnia di Desio e lo hanno incastrato al termine di una approfondita indagine basata sul recupero delle impronte digitali lasciate su una bottiglia d'acqua. Giuseppe D., 46 anni, è accusato di essere l'autore di almeno due colpi a Limbiate e due a Cesano Maderno, ma potrebbe averne messi a segno anche altri. Un rapinatore violento, che non esitava a spintonare o sequestrare donne e bambini, per raggiungere il suo scopo. Per lui le accuse sono di rapina aggravata, ricettazione e violenza a pubblico ufficiale. Il primo colpo a giugno nella farmacia di via Tolstoj a Limbiate, dove spintona delle donne, si fa largo a suon di minacce e porta via 700 euro. Quindi scappa in auto di cui però un testimone annota la targa. Appartiene a una Ford Fusion che risulta rubata a Meda. Poco dopo i carabinieri di Limbiate la trovano, abbandonata. Dentro c’è una bottiglia: la sequestrano e prendono le impronte. Qualche ora dopo viene un'altra auto che risulta rubata. Il conducente viene quindi arrestato per ricettazione. Ma c’è di più: i vestiti sembrano quelli segnalati addosso al rapinatore della farmacia.
Dunque, i carabinieri decidono di sequestrarli e proseguire con le indagini. Gli accertamenti vanno a buon fine. Incrociando le immagini delle telecamere e altri elementi, gli inquirenti accertano che sia i vestiti che le impronte coincidono con quelle dell'uomo fermato. Si rivedono i filmati delle telecamere di sicurezza e si risale ad altri particolari che legano l'uomo alle altre rapine, una alla farmacia di via Turati sempre a Limbiate, e altre due a Cesano: una in via Dante, con bottino di 1.200 euro, e l’altra in via Battisti, con bottino analogo.
Nella prima occasione, a Cesano, il rapinatore era fuggito a un posto di blocco colpendo violentemente con lo specchietto l’appuntato che gli intimava l’alt. Il militare aveva riportato una frattura e venti giorni di prognosi.
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