
Il Presidente Attilio Fontana e l’Assessore allo Sviluppo economico della Lombardia Guido Guidesi hanno scritto ed inviato una lettera al Governo, nella quale si avanza la proposta di riaprire i ristoranti e le attività assimilabili anche la sera.
La richiesta portata avanti dal Pirellone è anche una risposta che la regione dà a tutti quei ristoratori che, nelle ultime settimane, hanno manifestato il loro dissenso nei confronti delle pesanti restrizioni che la loro categoria continua a subire. Solo due giorni fa cinquanta macchine partite dalla Brianza con a bordo ristoratori, baristi e proprietari di discoteche hanno bloccato il traffico milanese in un atto di protesta.
Nella lettera spedita da Regione Lombardia si chiede di tenere locali e ristoranti aperti fino alle 22, l’orario di inizio del coprifuoco. La decisione di estendere il periodo di attività anche per la sera deve essere presa in considerazione, secondo la Lombardia, alla luce dei dati sull’andamento epidemiologico, della campagna vaccinale in corso e della necessità di venire incontro ad una delle categorie più penalizzate dal covid. Con tale missiva la regione intende sollecitare il Governo a intraprendere tutte le azioni possibili per aiutare in maniera utile il settore della ristorazione, nel rispetto, ovviamente, delle norme di contrasto e contenimento del virus.
Anche il CTS (Comitato tecnico scientifico) ha concesso il via libera per la riapertura serale dei ristoranti, purché si rispettino le norme sulle mascherine, sul distanziamento di un metro tra i tavoli e sul numero massimo di persone per tavolo, fissato a quattro. Ora la decisione dovrà essere presa dal Governo.
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