
Anche nei dieci istituti superiori di Saronno la campanella è suonata questa mattina, 16 giugno, per l’inizio degli esami di maturità. Dopo il sorteggio della lettera, ad inizio settimana, dalle 8.30 i primi studenti hanno iniziato a sfilare di fronte alla commissione, formata dal presidente esterno e da sei docenti interni, per il colloquio orale. Gli oltre 500mila ragazzi che quest’anno in Italia affrontano l’esame, il secondo in tempo di Covid, faranno a meno delle prove scritte come il tema di italiano e la prova di indirizzo: sarà sufficiente solo la discussione dell’elaborato su un argomento assegnato in precedenza dal Consiglio di classe. Le nuove regole stabilite dal ministero dell’Istruzione tengono conto delle difficoltà di studenti e docenti dopo mesi di didattica a distanza.
Dal Liceo classico Stefano Maria Legnani allo scientifico GB Grassi, dall’ITIS Riva al collegio Arcivescovile Castelli: tra i maturandi delle scuole saronnesi l’emozione è la stessa degli anni precedenti pur con qualche critica sullo svolgimento dell’esame: “Penso che il colloquio orale non sia la modalità migliore per valutare gli studenti, sarebbe molto più giusto dare una valutazione basata sui cinque anni”, dice Fabio Giannella, liceo delle scienze umane del Legnani. “Ragazzi credo che mai come questo momento tutto il paese sia con voi”, le parole del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi che non ha escluso il superamento sull’uso delle mascherine in classe a partire da settembre se la situazione sanitaria vedrà ulteriori miglioramenti come nelle ultime settimane.
Secondo i dati dell‘Ufficio scolastico provinciale di Varese sono 7446 gli studenti nella provincia chiamati all’ultimo atto del loro percorso scolastico. In totale si sono formate 176 commissioni che radunano 349 classi del territorio varesino. “La maturità è un punto di partenza non d’arrivo – dice l’assessore alla pubblica Istruzione di Saronno, Gabriele Musarò – L’esame orale quest’anno è doveroso perché troppo spesso la didattica a distanza non ha permesso di apprendere in maniera completa; il colloquio dà la possibilità di sperimentarsi e di vivere a pieno l’esperienza della maturità”. E sull’avvio del piano estate in città Musarò aggiunge: “Il piano dovrebbe partire solo in una scuola ma manca ancora l’ufficialità. Il Comune ha dato la disponibilità per l’utilizzo degli spazi a questo scopo”.
Claudio Agrelli
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