Un quadro custodito nella chiesa Santi Pietro e Paolo di Uboldo potrebbe essere dello Spagnoletto, com’era soprannominato Jusepe De Ribera, artista del Seicento che aveva fondato la corrente caravaggesca del tenebrismo. Si tratta del “Cristo deriso e coronato di spine”, appeso alla parete del transetto che conduce alla sagrestia.
La scoperta allla Pinacoteca di Brera: somiglianze e differenze
A notare la somiglianza è stato il figlio di Gabriella Biffi, Enzo, durante la visita della Pinacoteca di Brera. La madre l’ha subito riferito ad Anna Maria Zaffaroni, storica uboldese che sta per pubblicare il libro “Fede, arte e storia – I tesori della chiesa uboldese”: <<Stimolata dalla curiosità, ho iniziato la ricerca e il confronto – racconta Zaffaroni – L’opera della Pinacoteca di Brera è datata 1637 e firmata dall’autore. Nell’elenco delle opere dello stesso pittore, però, si trova al 42mo posto, senza indicazione e senza immagini, con data 1615 – 16, un altro “Cristo deriso”>>. Di qui il sospetto che sia quello della chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Stessa composizione, stessi personaggi. Unica differenza: l’opera di Brera è più leggibile e in quella uboldese non si nota la croce posta sulle spalle di Gesù in quanto è completamente scurita la parte alta.
La tela trovata in un deposito sotto tanti oggetti
La conferma si potrebbe avere con un intervento di restauro: come ricorda Siro Birattoni, sagrestano dal 1959 al 2000, la tela fu trovata in un deposito, sommersa da oggetti, e solo dopo l’intervento del pittore milanese Boracco, che ne ha saggiato un angolo strofinandolo, è stata riconosciuta la validità del dipinto esponendolo ai fedeli.
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