Il consiglio regionale della Lombardia si schiera compatto e chiede al Governo “verità e giustizia” per la morte dell’ambasciatore Luca Attanasio. Una mozione approvata all’unanimità e diretta al presidente del consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, chiede al Governo di prendere posizioni più coraggiose sulla vicenda dell’uccisione dell’ambasciatore d’Italia, originario di Limbiate, ammazzato in Congo in un agguato, il 22 febbraio 2021, insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e al loro autista Mustapha Milambo. La mozione, primo firmatario Onorio Rosati (Ambiente verdi sinistra) è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia. In Aula era presente anche il padre dell’ambasciatore, Salvatore Attanasio.
Il Governo spieghi perchè non si è costituito parte civile al processo per l’omicidio Attanasio
Nel testo si richiede ufficialmente al ministero e alla presidente del Consiglio quali siano le motivazioni che hanno portato alla decisione di non costituirsi parte civile al processo avviato dalla procura di Roma e di esprimere e presentare in maniera ufficiale una richiesta affinché si possa tenere il processo.
“Luca Attanasio è una figura straordinaria per la sua testimonianza sul campo, eppure sulla sua tragica vicenda c’è una grande rimozione. C’è la possibilità che la vicenda giudiziaria non produca i risultati sperati, e questo sarebbe uno sfregio alla memoria: noi dobbiamo fare il possibile per impedirlo” – ha commentato il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino.
“Regione Lombardia, la terra che ha dato i natali ad Attanasio, sarà parte attiva nei confronti del governo affinché permetta il regolare svolgimento di un procedimento giudiziario chiamato ad appurare eventuali responsabilità penali e soprattutto ad accertare la verità dei fatti”, aggiunge la consigliera del M5S Paola Pizzighini.
Il padre di Luca Attanasio in aula al Pirellone: “Dall’ultima udienza non si è fatto sentire nessuno”
Presente nell’aula del Pirellone dove è stata approvata la mozione anche il padre di Luca Attanasio, Salvatore.
“Non dimentichiamo -ha detto- che l’ambasciatore Luca Attanasio era un lombardo, e quindi è quantomeno doveroso che la Regione Lombardia chieda chiarezza su quello che è accaduto. Certamente la mozione aiuta in questo senso. Adesso vedremo un po’ l’evoluzione di questa seduta e speriamo in bene, quantomeno un sostegno morale è molto importante”. “Dall’udienza preliminare che si terrà il 13 febbraio mi aspetto che la giustizia faccia il suo corso. La giustizia deve esprimersi se iniziare questo processo oppure archiviare. Noi ovviamente ci auguriamo che il processo vada avanti perché si apra uno spiraglio su quel cammino di verità che stiamo cercando da ormai tre anni. Dall’ultima udienza non si è fatto sentire nessuno, probabilmente il silenzio porta consiglio. Non so francamente come interpretarlo. Noi confidiamo nella saggezza della nostra magistratura”
Prossima udienza a Roma il 13 febbraio
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della giunta regionale della Lombardia, Attilio Fontana, che ha incontrato Salvatore Attanasio. “Con il padre di Luca Attanasio -ha dichiarato Fontana- abbiamo condiviso la necessità di giungere alla verità dei fatti che hanno portato all’uccisione di suo figlio. Fin dall’inizio di questa triste vicenda siamo stati al fianco della famiglia conferendo, in memoria di Luca, il ‘Premio Rosa Camuna’, il più importante riconoscimento della Regione Lombardia”.
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube