Paderno Dugnano avrà un nuovo parco in centro. Il Tar ha respinto il ricorso per l’intervento edilizio denominato Re3 perché ritenuto “infondato e privo di ogni carattere in contrasto con il beneficio pubblico“.
Nel 2017 l’allora giunta di centrodestra ha accolto le richieste del privato di poter far valere i propri diritti edificatori nell’area sotto al campanile di Santa Maria Nascente, nel centro di Paderno. Un’area però a ridosso del fiume Seveso e soggetta a piene del torrente. Il Comune ha così proposto al privato di spostare la propria cubatura in un’area analoga in via Dalla Chiesa, attualmente un campo incolto. Così da una parte si sarebbero costruite le palazzine e dall’altra si sarebbe creato un nuovo parco.
La risposta dell’opposizione di centrosinistra assieme ad associazioni e comitati era di tutt’altro avviso. È scattata la mobilitazione popolare con l’organizzazione di gazebo e raccolte firme. In pochi giorni migliaia di cittadini hanno espresso il loro dissenso e l’attività si è conclusa con la presentazione del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale sottoscritto da 24 padernesi.
Dopo un anno e mezzo di attesa, il 18 febbraio si sono ritrovate in udienza e solo oggi sono state pubblicate le motivazioni della sentenza: il ricorso è stato rigettato poiché “l’operazione allestita dal Comune non determina consumo di suolo in quanto si realizza una compensazione”, si legge nelle carte. Quindi si dà via libera all’intervento edilizio. Ma in tutta questa vicenda c’è anche un aspetto ironico: i partiti che hanno appoggiato la mobilitazione popolare ora sono la nuova maggioranza in consiglio comunale e adesso dovranno realizzare questo intervento: “Prendiamo atto della sentenza, rimane la nostra contrarietà rispetto alle scelte fatte dalle Amministrazioni Comunali precedenti”, commenta il sindaco Ezio Casati.
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