“Le regole etiche prevedono di cibare gli animali sempre e comunque. Tanto più coi colombi molesti, che sono stanziali e se non trovano da mangiare da una parte si spostano dall’altra”. L’Enpa di Saronno boccia le ordinanze di Origgio e Caronno che sanzionano fino a 300 euro chi dà da mangiare ai piccioni: questa la soluzione adottata per impedire che possano assembrarsi e riprodursi in piazze, parchi e cortili.
L’associazione animalista è contraria. Sentito il coordinamento regionale dell’Enpa, Luisella Riccardi spiega che “è un luogo comune pensare che se non dai da mangiare ai colombi se ne andranno. Non è così, perché si sposta solo il problema delle colonie nei luoghi pubblici. Piuttosto la soluzione è il loro contenimento numerico: anziché farli morire di fame bisogna controllare le nascite. Per esempio evitando un’alimentazione sbagliata: la mollica di pane ha effetti sull’accoppiamento, incentivando la riproduzione. Meglio il cibo a base di graniglie, che li sostenta ma senza per così dire energizzarli troppo”.
In ogni caso, secondo l’Enpa, per contenere la riproduzione serve sterilizzare i piccioni. E’ quel che aveva fatto nel 2008 l’allora amministrazione di Caronno Pertusella, quando era stato sparso un farmaco anticoncezionale, utilizzato con successo come antiparassitario: era stato distribuito nei luoghi dov’era maggiormente concentrata la presenza dei volatili (individuati addirittura tramite un censimento): lo “stratagemma” per far ingerire ai piccioni la sostanza chimica era mischiarla col mais nelle prime ore del mattino.
“Ci rendiamo perfettamente conto che questi volatili rientrano nel ‘pacchetto salute pubblica’, potendo generare problemi di ordine sanitario – precisa la volontaria Enpa – Ma non possiamo accettare ordinanze che vietano, anzi puniscono con sanzioni pecuniarie, chi ciba i piccioni. Non è etico. Magari, prima di assumere certi provvedimenti, bisognerebbe confrontarsi con le associazioni”.
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