“Non esiste una giunta che faccia l'esatto contrario di quello che diciamo. O il sindaco cambia idea, o il sindaco cambia idea". A dirlo è Matteo Salvini a margine del suo comizio a Paderno Dugnano sul tema caldo dell’accoglienza di migranti in città.
Ad alcuni cittadini che lo hanno interpellato in maniera circoscritta su alcuni progetti di accoglienza promossi da alcune realtà locali e condivisi dalla giunta a guida Forza Italia-Lega, il leader del Carroccio ha dettato la sua linea.
"Dove c'è un sindaco della Lega o la Lega è in maggioranza prima vengono gli italiani – ha rimarcato – Non vengono i finti profughi, non esiste una giunta che accolga clandestini”.
A proposito dell’annunciata adesione al protocollo di accoglienza proposto dalla Prefettura la scorsa primavera, Salvini ha lanciato il suo altolà. “Io non sono Alparone, ma gli do il caldo invito a ripensarci come stanno facendo tutte le amministrazioni leghiste in tutta Italia – ha concluso – perché quelli non sono rifugiati ma furbi. E di furbi a Paderno non ne abbiamo bisogno".
Nel suo comizio che ha aperto la festa della Lega Nord presso il centro sportivo di via Serra, il segretario federale ha affrontato i punti più caldi della sua agenda. Dall’emergenza lavoro alla sicurezza passando per il caso dello stupro di Rimini fino alle pensioni. Il 'capitano' dei lumbard ha incassato gli applausi di iscritti e simpatizzanti salutati con un auspicio: “Non voglio più tornare a Paderno a parlare di cosa mi piacerebbe fare, ma di cosa stiamo facendo al governo”.
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