Sulla morte di Stefano Rotondi, trovato senza vita nella sua abitazione al quartiere Matteotti, insieme alla madre Teresa, è intervenuto pubblicamente oggi Marco Villa, amico di lunga data.
Ha scelto di farlo in maniera pubblica attraverso la pagina Facebook “Sei di Saronno se…”, dove sta raccogliendo molte testimonianze di vicinanza a lui e all’amico ricordato, entrambe persone conosciute a Saronno.
Ecco il testo pubblicato da Marco Villa.
“Scrivo questo post, per ricordare un caro amico, scomparso troppo prematuramente e tragicamente, Stefano Rotondi.
Scrivo questo post per smentire e mettere a tacere una volta per tutte le voci che circolano, le pseudo ricostruzioni giornalistiche e chiacchere inutili e palesemente false. Stefano era una persona e sottolineo Persona bravissima e di una moralità specchiata, ci siamo frequentati praticamente ogni giorno da più di 30 anni, ha sempre lavorato duramente facendo anche turni serali e occupandosi con dedizione della sua famiglia. Con un affetto grandissimo per suo nipotino”.
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Continua poi così il ricordo dell’amico, entrando nel merito di quanto accaduto lo scorso fine settimana.
“Purtroppo negli ultimi mesi l’aveva colpito la depressione, una malattia che oltre allo stigma sociale che te ne fa vergognare e non parlare, tra i suoi sintomi presenta rabbia, ansia forte, isolamento emotivo e sociale, l’incapacità di provare piacere in cose che prima amavi e il desiderio di uccidersi per mettere fine ad un dolore intenso che nulla a che vedere con quello fisico visibile e constatabile ai più. La sua implosione è dovuta quindi alla malattia, il suo gesto è dovuto alla malattia. Tutte le altre chiacchiere sono solo speculazioni fantasiose. Il rammarico che rimane a me, ai suoi amici alla sorella è quello di non essere riusciti ad intercettare il suo dolore in tempo per evitare questa tragedia assurda. Ciao Ste riposa in pace”.
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