Dopo otto giorni consecutivi, sono state sospese le ricerche di Concetta Locicero, la donna scomparsa il 7 febbraio dall’ospedale Mater Domini di Castellanza.
La figlia Francesca, che nei giorni scorsi ha manifestato il timore che sua madre sia stata rapita da qualcuno, ha deciso di sporgere ai carabinieri di Castellanza denuncia contro l’ospedale Mater Domini: “Mi sono vista costretta a farlo perché non riesco a spiegarmi come sia possibile che mia madre, malata di Alzheimer, si sia allontanata, dopo essere stata dimessa, senza che nessuno se ne accorgesse”. Francesca spiega di non essere automunita e che, ricevuta la chiamata del pronto soccorso che la madre era stata dimessa, di avere chiesto a un’amica di andare a prenderla: ci ha messo pochissimo a raggiungere l’ospedale, ma quando era arrivata mia madre era sparita”.
Dal canto suo, la direzione della clinica Mater Domini replica attraverso una nota: “L’ospedale ha fornito sin dal primo momento la massima collaborazione alle autorità competenti nelle indagini sulla scomparsa della paziente dimessa lo scorso 7 febbraio, con dimissioni avvenute al termine degli esami e visite di pronto soccorso e dopo averne dato comunicazione ai familiari”.
Durante l’attività di ricerca, si sono avvicendati 160 vigili del fuoco e 180 volontari di Protezione civile afferenti alla Provincia di Varese e alla Città Metropolitana di Milano. In particolare sono state bonificate 98 zone per una superficie totale di 22 ettari, anche grazie all’ausilio di: aeromobili, droni, unità cinofile, Saf Fluviali e Sommozzatori; non da ultimi, Imsi Catchker, sistemi che, da terra e installati a bordo di droni, consentono di triangolare e localizzare la posizione di cellulari anche in assenza di segnale della compagnia telefonica. All’U.C.L. (Unità di Comando Locale) di Uboldo si sono alternati diversi Dts (direttore tecnico dei soccorsi), Ros (responsabile operazioni di soccorso) dei vari enti coinvolti, nei rispettivi piani provinciali di ricerca. In particolar modo, c’è stata ampia collaborazione fra il personale dei vigili del fuoco e i funzionari della Provincia di Varese e di Città Metropolitana di Milano, che nei rispettivi ruoli hanno impiegato le massime risorse nella ricerca.
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