Servono 6 milioni di euro subito per evitare che il servizio tram Limbiate-Milano si interrompa a settembre. Lo spiega Gigi Ponti, consigliere regionale del Partito Democratico che ha partecipato oggi, 25 luglio, all’audizione in commissione Trasporti di Regione Lombardia, dedicata proprio al futuro del tram della Comasina. “Bisogna convocare subito un tavolo di lavoro con l’assessore ai Trasporti e trovare le risorse necessarie” -dice Ponti.
“Non è pensabile sospendere per mesi la metrotranvia Milano- Limbiate, utilizzata ogni giorno da migliaia di cittadini. “La mancanza di certezze sull’affidamento dei lavori di riqualificazione- spiega Ponti- non può non allarmare. Si rischia la paralisi per lunghi mesi. E’ assolutamente necessario trovare da subito le risorse, che ammontano a circa 6 milioni di euro, per garantire che il servizio non cessi a fine settembre ma continui. Per questo chiediamo sia convocato da subito un Tavolo di lavoro con l’assessore regionale ai Trasporti”.
La linea di tram Limbiate-Milano è gestita da Atm, l’azienda del trasporti della Città di Milano ma durante l’audizione i tecnici del comune di Milano hanno spiegato di non poter garantire l’intervento economico necessario ad evitare la chiusura della linea in tempi rapidissimi.
Il problema della linea di tram Limbiate-Milano sono le prescrizioni di sicurezza imposte da Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture autostradali, la cui deroga in realtà è scaduta fin dallo scorso 31 dicembre 2021. Presenti alla riunione anche i sindaci della tratta, Antonio Romeo per Limbiate, Filippo Vergani Varedo, Luigi Magistro per Cormano, Ezio Casati per Paderno Dugnano.
I sindaci chiedono più tempo per riuscire a tenere attiva la tratta, in attesa di capire chi e quando possa garantire i fondi necessari a sostenere gli aumenti di costi, che hanno fatto lievitare le previsioni per la riqualificazione definitiva della linea, oggi ben oltre i 100 milioni di euro stanziati a suo tempo.
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