Un mese di tempo per continuare a sperare che un giorno il tram Limbiate-Milano possa tornare a circolare o, viceversa, abbandonare, per sempre o per molti anni, l’idea di un mezzo di trasporto efficace ed apprezzato per i pendolari della Comasina.
Rischio di perdere 59 milioni di finanziamenti per il tram da Limbiate a Milano
Mentre l’erba cresce e fa sparire i binari e in alcuni tratti è già stata rimossa anche la linea aerea di alimentazione del tram, dal Comune di Milano è partita una nuova lettera indirizzata al Ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini, per chiedere che venga quantomeno prorogato il termine per indire la gara d’appalto per la riqualificazione, oggi fissato al 30 giugno ma impossibile da rispettare. In ballo ci sono 59 milioni di euro di finanziamento statale sui 179 milioni di euro complessivi a cui è lievitato il costo della nuova infrastruttura, di cui si parla ormai da 15 anni.
Già in aprile, il Comune di Milano aveva inviato una lettera ai comuni di Paderno Dugnano, Limbiate, Senago, Cormano e Varedo, in cui si metteva in guardia sulla mancata risposta da parte del ministero delle Infrastrutture sul finanziamento dei 26 milioni di euro di extracosti.
Ora, una nuova lettera indirizzata al Ministero e ancora ai comuni della tratta. “Siamo a chiedere, in riferimento al finanziamento di 59 milioni di euro, la proroga dell’obbligazione giuridicamente vincolante dal 30 giugno 2023 al 31 dicembre 2023” -si legge nella missiva.
Il tram della Comasina è fermo dallo scorso mese di ottobre
Spostando di sei mesi la scadenza perentoria, si punta a “salvare” i 59 milioni di euro che, formalmente, sono già destinati da anni al Comune di Milano per riqualificare la linea del tram della Comasina ma che, mancando la copertura dei 26 milioni di euro degli extracosti, non possono essere utilizzati. Di qui il rischio sempre più concreto, di perderli. La tranvia Milano-Limbiate, il cui progetto definitivo è stato approvato con una delibera di Giunta lo scorso dicembre, ha un valore di oltre 179 milioni di euro. Ma ad oggi, tra extracosti (26 milioni) e gara non ancora indetta, sono dati già quasi per persi 85 milioni di euro. Se non si riuscisse ad evitare questa beffa, le possibilità di rivedere in funzione il tram della Comasina si ridurrebbero a pura utopia.
La questione è all’attenzione anche del consiglio regionale, dove il Partito democrato ha deciso di portare la questione all’attenzione dell’assessorato alle Infrastrutture — guidato da Claudia Maria Terzi. Il consigliere regionale Pietro Bussolati ha scritto ad Aldo Colombo, direttore generale Infrastrutture per chidere se “Regione Lombardia stia ponendo in essere attività di sorveglianza e valutazione, per presidiare sulla richiesta delle deroghe, tutelando dalle perdite i finanziamenti destinati alla Milano-Limbiate”.
La lettera chiede anche alla Regione di valutare ulteriore compartecipazione economica al progetto (oltre ai circa 30 milioni di euro già stanziati). Per Bussolati, “la situazione dei trasporti in Lombardia è critica e serve che su questa infrastruttura Regioni segni un cambio di passo”.
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