L’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico (UTP), attiva dal 1982 nella promozione del trasporto su rotaia, interviene sul dibattito riguardante il futuro del trasporto pubblico nell’area ex Alfa Romeo, tra Rho-Fiera e Garbagnate.
Dopo l’accantonamento della tranvia prevista, apprendono dalla stampa della presentazione di sei nuove alternative, tutte su gomma, al Comitato Tecnico per il TPL. In attesa di conoscerne i dettagli, esprimono forti perplessità.
L’UTP sottolinea come la tranvia rappresenti la soluzione migliore per un servizio efficiente, competitivo e attrattivo: «Le prospettate alternative con bus elettrici, anche protetti, non sono equivalenti alla tranvia dal punto di vista trasportistico».
Utp: “Per l’area ex Alfa la soluzione migliore di trasporto pubblico è il tram”
Ricordano che, sebbene gli autobus elettrici vengano spesso presentati come innovativi, il servizio offerto rimane quello tradizionale su gomma, ma con costi maggiori. Le corsie riservate agli autobus, inoltre, non garantiscono la stessa efficienza di una sede tranviaria e sono più esposte all’interferenza del traffico privato.
La tranvia – spiegano – è più adatta al contesto metropolitano, grazie alla sua versatilità: può sfruttare il sedime dell’ex raccordo ferroviario Garbagnate-Alfa Romeo, adattarsi a tratti a binario unico o in sede promiscua, come già previsto nel progetto MM. «Il problema dei costi è reale, ma non può essere un argomento per rinunciare a un’infrastruttura di qualità per il territorio».
Infine, denunciano una mancanza di volontà politica nell’affrontare le difficoltà legate alla realizzazione di opere su ferro. Citano l’esempio del Comune di Arese che, di fronte a tre alternative di tracciato, ha scelto quella esterna al paese: «Il tram dovrebbe andare dove c’è l’utenza, non passare dove non c’è nessuno!».
L’UTP auspica un ripensamento, valorizzando lo studio già elaborato da MM, e ribadisce che una soluzione su gomma rischia di essere un ripiego inefficace.
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