“Posso rateizzare?”, è stata la richiesta della donna che deve al Comune di Uboldo un risarcimento legale di oltre 9mila euro dopo avere perso una causa per infortunio. Una vicenda davvero singolare, chiusa dopo anni dall’incidente successo nel cantiere della palestra “Giulio Galli”, che nel 2011 si stava realizzando nel parco comunale.
L’uboldese era caduta nell’area esterna procurandosi ferite attestate dal referto del pronto soccorso: un’abrasione a un ginocchio e una contrattura al piede che le procurava molto dolore. Fallita l’impresa costruttrice, con cui avrebbe voluto rivalersi, la donna ha chiesto il risarcimento di circa 20mila euro al Comune, ma il tribunale di Busto Arsizio ha accolto la tesi difensiva dell’amministrazione: “Il motivo è che la signora sapeva di passare in un’area cantiere e pertanto avrebbe dovuto prestare più attenzione”, spiega il legale Fabio Meazza.
Fatto sta che l’uboldese è stata condannata a rifondere le spese legali alla municipalità, circa 5mila 800 euro, più le spese accessorie, fino a 9mila euro. Un epilogo cui si è arrivati dopo diverse udienze e prove testimoniali. Il Comune ha concesso la rateizzazione: l’accordo sottoscritto prevede una dilazione in sei rate bimestrali. La donna ha già versato 4mila euro entro il 14 gennaio, cui seguiranno quattro rate da mille euro.
La vicenda potrebbe rivelarsi un precedente in materia di infortuni nei cantieri comunali, facendo scuola.
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