Un drappo rosso sul palazzo comunale per dire no al femminicidio.
E’ quanto ha voluto l’Amministrazione comunale di Bollate che lancia la proposta di appendere nastri rossi anche ai balconi dei privati cittadini.
«Donne punite con la morte per il loro bisogno di autodeterminazione. Questo, forse, è il senso di questa strage che sta assumendo proporzioni devastanti. Diciamo, forse perché l’indicibile deve trovare un modo per essere detto, spiegato, capito – spiega Vania Bacherini, assessore alle pari opportunità – Le parole sono essenziali ma altrettanto lo sono gli atti simbolici che ci fanno sentire comunità e partecipi di una stessa idea. Ecco perché, l’Amministrazione comunale ha voluto, proprio attraverso il drappo rosso, dire no al femminicidio. Segno tangibile ed evidente… il drappo rosso. Le Istituzioni devono fare sempre di più; le donne non devono essere lasciate sole. Dobbiamo essere comunità: comunità nei segni (perchè non appendere un nastro rosso ai propri balconi?), comunità nel ricercare paradigmi culturali che ci uniscano, comunità di uomini e donne che insieme dicono no al silenzio!».
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