La Lombardia si è risvegliata zona arancione dopo il pasticciaccio dei dati errati sui contagi che hanno fatto schizzare l’indice RT imponendo una settimana di chiusure e divieti. Da domenica 24 gennaio per almeno due settimane in Lombardia saranno consentiti gli spostamenti liberi almeno nel proprio comune di residenza.
Da domenica hanno riaperto anche i negozi di paese, ma non quelli all’interno dei centri commerciali che resteranno chiusi il sabato e la domenica. Gli alimentari invece saranno regolarmente aperti 7 su 7 così come i supermercati.
Ad Arese Il Centro è chiuso a eccezione di farmacia, libreria, vivaio edicola e altre attività ritenute indispensabili. La ristorazione sarà aperta solo nella modalità d’asporto, ma l’adesione sarà a discrezione dei singoli marchi. Il supermercato invece sarà aperto regolarmente dalle 9 alle 22. Anche al Carrefour di Limbiate ci sarà la stessa situazione: l’ipermercato domenica è aperto dalle 8 alle 21.
Spostandoci a Paderno Dugnano, il centro commerciale Brianza sarà aperto dalle 9 alle 21. L’ipermercato invece dalle 8 alle 22. I bar e i ristoranti saranno chiusi, ma da alcuni sarà possibile prenotare cibo da asporto o delivery. Invece Esselunga sarà aperta regolarmente dalle 9 alle 20.
Da lunedì 25 gennaio nei giorni feriali tutti i negozi potranno essere aperti. Ma adesso è una corsa contro il tempo per riaprire in tempo e non è detto che tutti riescano. Dopo aver perso una settimana di indotti per un errore nella comunicazione dei dati, ora rischiano ancora danni per una comunicazione improvvisa nel cambiamento della zona. E chi è il responsabile di tutto questo?
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