Dopo l’altolà della Soprintendenza ai Beni Architettonici, secondo cui non si può demolire in quanto esempio di architettura industriale, il serbatoio pensile di via Ariosto resta lì dov’è e dovrà essere riqualificato.
Essendo vecchio e insicuro, l’amministrazione aveva due opzioni: spendere 400mila euro per mantenere la struttura mettendola in sicurezza o demolirla con 130mila euro. Dovendo fare i conti con le ristrettezze di bilancio, si era optato per l’abbattimento. Sembrava che l’impianto, che riforniva d’acqua una vecchia ditta, sarebbe stato demolito in poco tempo: era tutto pronto, l’area messa in sicurezza e la strada chiusa. Invece l’opera è stata bloccata e l’area cantiere smantellata.
“Di fatto dovremo ristrutturare il serbatoio pensile mettendolo in sicurezza – fa sapere l’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Turconi – Predisporremo un progetto che dovrà essere sottoposto alla Soprintendenza e solo dopo il suo via libera si potrà intervenire”.
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube