La legionella, grave malattia che provoca una polmonite spesso mortale, ha colpito due uomini di Cislago: un 68enne di via Istria, che fortunatamente ha sconfitto la malattia all'ospedale di Desio, e un'83enne di via Mazzini, deceduto all'ospedale di Busto Arsizio. Il dato singolare è che le loro case si trovano nelle vicinanze, il che fa temere ai parenti che i batteri siano presenti negli impianti idrici. Certo non è il caso di fare allarmismo: sia perché non ci sono elementi che provano la propagazione della legionella in zona sia perché la famiglia dell'uomo morto non ha ancora ricevuto la cartella clinica. Fatto sta che i familiari chiedono chiarezza alle autorità sanitarie e al Comune: “In gioco c'è la salute pubblica – affermano – Pertanto restiamo in attesa di spiegazioni esaurienti e, soprattutto, di certezze circa lo stato di manutenzione degli impianti idrici”.
“Stiamo aspettando l'esito delle indagini dell'Asl – riferisce il sindaco Luciano Biscella – ma dai dati in nostro possesso gli impianti idrici sono perfettamente puliti e a norma”. Il primo cittadino, che nei giorni scorsi si è ampiamente occupato della vicenda interloquendo con gli organi competenti, invita alla prudenza: “Secondo il medico sanitario del Comune non c'è ragione di preoccuparsi di chissà quale diffusione dei batteri; comunque sia, per sicurezza, ha consigliato una pulizia accurata di tutte le tubature dell'appartamento in questione”. Biscella ha poi chiamato in causa Aqua Seprio, azienda di Mozzate che ha in gestione l'acquedotto comunale, secondo cui le analisi chimiche dell'acqua sono a norma e tutti gli impianti idrici sono puliti e in buone condizioni, a norma di legge.
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