La multinazionale DiaSorin e i vertici del Policlinico San Matteo di Pavia sono indagati per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato per l’accordo sui test seriologici anti-Covid.
La Diasorin a Saluggia e Gerenzano
Secondo l’ipotesi degli inquirenti, sembrerebbe che la società piemontese, con sede principale a Saluggia (Vercelli), ma con attività anche a Gerenzano, possa essere stata favorita, a discapito di altri potenziali concorrenti, con un accordo stipulato senza gara rendendo così possibile un vantaggio economico.
La Procura di Pavia ha disposto l’esecuzione di diverse perquisizioni domiciliari e locali: sotto i riflettori dei pm è finita l’Insubria Biopark a Gerenzano.
Nel decreto di perquisizione -come riporta Repubblica.it- è scritto che nel polo scientifico tecnologico, “si trova la sede legale della Fondazione Istituto insubrico il cui direttore generale è Andrea Gambini, già commissario della Lega varesina e presidente della Fondazione IRCCS Carlo Besta”. Gambini non risulta indagato.
In questo momento i pm cercano di fare chiarezza su possibili legami politici che potrebbero aver influito sulla scelta del contraente.
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