E’ Caronno Pertusella il comune del Saronnese più colpito dal nubifragio con raffiche di grandine di questo pomeriggio. Nel parcheggio della chiesa di Santa Margherita dei grossi pini sono caduti su due macchine, schiacciandole. Un platano è precipitato all’incrocio fra Corso Europa e Corso della Vittoria; alcune piante di alto fusto sono cadute in via Verdi a Bariola; un albero è crollato in via Bainsizza, un grande ramo in piazza Vittorio Veneto, un’altra pianta nella via Trieste e un albero in via San Giuseppe; in via Tagliamento un tronco penzolava sui cavi elettrici.
Danni all’Autotrasporti Raimondi: tetto in strada
Come se non bastasse, ci sono tetti di abitazioni e fabbricati danneggiati dalla grandine. I danni maggiori li hanno subiti il tetto della scuola “Pascoli” e quello della ditta Autotrasporti Raimondi, il cui capannone è stato letteralmente scoperchiato: parte della copertura è finita sulla via Asiago, dov’è stato necessario rimuoverla. “Ci ritroviamo allagati gli uffici e la sede di via Ponchielli, dove ci sono magazzino e logistica – riferisce il titolare Francesco Raimondi – Sarebbe potuta andare peggio: appena ha preso a grandinare abbiamo spostato subito i camion mettendoli al riparo. Ma i disagi che abbiamo subito sono notevoli”.
Al lavoro tre gruppi di Protezione civile
Sul territorio sono impegnati i gruppi di Protezione civile comunale, quelli dell’Ana-Associazione Nazionale Alpini e dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo. I volontari stanno tagliando i tronchi con quattro motoseghe e sgomberando le strade, ma intervengono anche in diversi punti della città dove ci sono stati danni agli edifici pubblici e privati. A coadiuvarli sono gli operai delle imprese edili e di giardinaggio convenzionate col Comune.
Lo sfogo del sindaco: “Inutili le segnalazioni ai vigili del fuoco”
“Non è ammissibile. Sono quattro ore e mezza che cerco di mettermi in contatto coi vigili del fuoco inutilmente – lamenta il sindaco Marco Giudici – Eppure ho lasciato diverse segnalazioni: abbiamo alberi precipitati sulle strade principali. Se non fosse per le nostre tre delegazioni di Protezione civile, non so come sarebbe finita”.
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