"I fumi scaturiti dall'incendio nella ditta Benasedo non hanno provocato conseguenze per la salute dei soccorritori e dei residenti". Lo rende noto l'assessore all'Ecologia di Caronno Pertusella Morena Barletta alla luce delle risultanze (indicate nei verbali dell' Arpa) dell'attività di verifica e indagine in continua collaborazione con gli enti preposti al controllo ambientale: "E’ stato anche possibile verificare – spiega l'assessore – che le acque derivanti dallo spegnimento dell’incendio non sono state immesse nel torrente Lura, ma raccolte in un bacino di contenimento da cui saranno allontanate come rifiuto per il successivo smaltimento". Perché riprenda l'attività è necessario il ripristino delle prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale e l'incremento delle misure gestionali e di controllo di tutte le fasi di lavorazione.
“Niente paura. Il cattivo odore che si sentiva e il fumo nero erano provocati solo dalla plastica delle cisterne che bruciava”: il responsabile aziendale della sicurezza Domenico Ambrosini tranquillizza le famiglie residenti nelle vicinanze, le quali hanno polemizzato perché “nessuno ci ha detto di chiudere le finestre”. “Stiamo ancora effettuando rilievi e indagini – spiega Ambrosini – Comunque sia, sembra che si sia verificata una reazione alle sostanze immesse nell'impianto di aerazione, cui si sarebbe posto subito rimedio se ci fosse stato qualcuno in quel momento. Hanno preso fuoco anche i solventi contenuti in qualche fusto, ma non sono stati trovati residui pericolosi”.
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