Pugni, sberle, ma anche un coltello e spray urticante al peperoncino: sono questi le “armi” usate dalla banda di tunisini che prendeva di mira i teenager di passaggio alla stazione di Saronno.
I carabinieri della stazione di Saronno, sono riusciti a identificare e arrestare gli autori di 6 rapine messe a segno allo scalo di piazza Cadorna e di quella realizzata su un convoglio delle Nord all’altezza di Caronno Pertusella. Secondo i militari, infatti, il terzetto avrebbe messo a segno anche altri colpi: proprio da questa considerazione è arrivato l’appello alle vittime, con tanto di foto dei tre rapinatori, arrivato dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra: chi li riconosce come autori di altri colpi, si faccia avanti.
Del resto i tre tunisini, due ventenni e un 18enne tutti clandestini e senza fissa dimora, non esitavano a ricorrere alla violenza e a minacciare le proprie vittime intimando loro di non denunciare le rapine.
Nel primo colpo, quello messo a segno a metà pomeriggio del 6 novembre su un convoglio diretto a Milano all’altezza della stazione di Caronno Pertusella, il terzetto era arrivato a usare dello spray urticante per mettere ko la vittima in modo da strappagli iPod. In realtà il giovane era riuscito a riprendersi e a scendere dal treno ma purtroppo i tre stranieri erano già scappati a piedi lungo i binari.
I colpi successivi sono stati messi a segno sempre intorno allo scalo ferroviario di Saronno centro dove i tre tunisini si ritrovavano ogni pomeriggio.
In piazza Cadorna alle 19 del 19 novembre i tunisini hanno aggredito un 15enne di Solaro, il 25 novembre sono stati messi a segno due colpi: il primo alle 19,15 quando è stato preso di mira un 19enne, meno di un’ora dopo i tre giovani hanno trovato un’altra vittima nel sottopassaggio: un 19enne di Saronno a cui hanno puntato alla gola un coltello per strappargli una catenina; il giorno dopo, 26 novembre, alle 14, 30 un 16enne di Ceriano Laghetto e un 18enne di Cogliate sono stati rapinati dalla banda all’altezza del Molino Canti. Le ultime due rapine sono state messe a segno il 27 novembre vittima un 16enne saronnese spinto contro un muro e perquisito per rubargli un cellulare mentre 45 minuti
dopo nei guai è finito, in via Bossi, un 14enne sbattuto a terra dopo essere stato preso per il bavero nella giacca.
Telefonini e lettori di mp3 era uno dei bottini preferiti del terzetto.
E’ possibile che altri teenager, spaventati dalle minacce della banda, non abbiamo avuto il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine temendo ritorsioni.
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