Andrà a processo a settembre il 56enne comasco che rapinò una prostituta di Turate nel giugno dello scorso anno. L’uomo era già finito in carcere lo scorso anno, ma adesso si trova ai domiciliari con l’accusa di rapina.

I fatti risalgono alla serata del 20 giugno, all’altezza di via Como, lungo il segmento stradale che collega Turate e Lomazzo, in mezzo a un’area boschiva condivisa tra diversi comuni della Bassa Comasca: dopo essersi avvicinato a una prostituta, il 56enne l’aveva condotta con sé in una zona appartata, a bordo della propria auto, e in un secondo momento aveva iniziato a minacciarla, chiedendole ripetutamente di consegnargli tutto il denaro che aveva con sé. Prima che riuscisse a scendere dalla macchina e ad allontanarsi, il finto cliente le aveva inferto un colpo alla mano con un coltello, sottraendole circa 400 euro in contanti.
Mentre il 56enne si dava alla fuga, la ragazza era stata soccorsa da una sua amica e da un’ambulanza della Croce Rossa di Cislago, intervenuti quasi subito dalle parti di via Como.
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