Da Uboldo a Roma in bicicletta, percorrendo 750 chilometri fra strade sterrate, paesini e città. Vincendo una sfida con se stessa e contro il tumore che combatte da anni. In ricordo della cislaghese Cristina Marino, un’amica che purtroppo non ce l’ha fatta. A portare a compimento la difficile impresa sportiva è stata Valentina d’Arrigo, uboldese che si è lanciata in questa avventura col marito Marco Dragoni e gli amici uboldesi Vanila Minotti e Vito Galli. “Non credevo che ce l’avrei fatta, ma sono riuscita a superare anche i momenti più difficili del percorso – racconta – Ancora adesso, quando guardo le fotografie, mi viene da piangere e quasi non riesco a crederci”.
Tutto è nato con l’adesione di Valentina all’associazione Pink Ambassador della Fondazione Veronesi: con altri iscritti aveva deciso di fare la via Francigena, finché un’amica le ha proposto di percorrere in bici il tragitto Uboldo-Roma. “Sono partita prendendola come una sfida in memoria di Cristina, che purtroppo non ce l’ha fatta – precisa l’uboldese – E’ a lei che dedico questa mia impresa, che non avrei mai pensato di portare a termine. Il 31 dicembre, per gli effetti collaterali della chemioterapia, mi hanno portato in ospedale con l’ambulanza in codice rosso. Il mio fisico non aveva più retto, ma mi sono ripresa e le persone che mi sono accanto mi hanno incoraggiata e sostenuta dicendomi che dovevo reagire e che il viaggio in bicicletta sarebbe stato il modo giusto per ricominciare”.
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Certo Valentina era preparata sportivamente: ha sempre praticato la corsa e lo sport ha sempre accompagnato le sue giornate. Il tempo di organizzare e il 12 giugno alle 9 si è ritrovata col marito e l’altra coppia di amici in sella, pronti a macinare 750 chilometri fino a piazza San Pietro. Queste le tappe che hanno fatto, dormendo nei b&b: Piacenza, Berceto, Forte dei Marmi, Castel Fiorentino, Siena, Contignano, San Martino Al Cimino, arrivando a Roma alle 14.30 del sabato successivo. Chilometri e chilometri percorsi fra suggestivi paesaggi collinari, piste ciclabili, strade statali e collinari, centri storici dei paesini, senza mai un giorno di pioggia (a parte un breve temporale a Siena).
Quali sono i ricordi più indimenticabili? “Senza dubbio l’arrivo, per me una rinascita – risponde Valentina senza esitazione – In quel momento, al traguardo, ho pensato che è importante vivere la vita al meglio, perché preziosa. Per tanti è scontato, ma posso garantire che non è così: condivisione, amicizia e forte passione sono tutto”. Poi i ringraziamenti “ai miei dottori, che mi hanno seguito in tutto e per tutto. A loro mando un forte abbraccio di riconoscenza per quanto mi sono stati accanto. E un pensiero va alla mia amica Cristina, che certamente mi avrà applaudito da lassù, ricordandomi che lo sport è vita”.
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