Saronno e Sarajevo, non solo l’iniziale di un nome per poter creare un ponte: in chiusura del 30esimo anniversario del bombardamento della biblioteca nazionale di Sarajevo, l’Amministrazione comunale di Saronno vuole infatti ricordare la terribile guerra civile che, colpendone proprio il cuore della cultura, ha cercato di annientare le città dell’ex Jugoslavia.
Saronno e il bombardamento della biblioteca di Sarajevo
Per questo, Saronno posiziona nella sua sua biblioteca civica un frammento della Vijecnica (così è chiamata la biblioteca nazionale) donato al Comune di Saronno da una concittadina che, nel 1994, aveva partecipato alla Marcia dell’associazione nazionale Beati i Costruttori della Pace. Il progetto è stato realizzato insieme alla Società Storica Saronnese. La cerimonia si terrà sabato 21 gennaio, alle 11.30, nella biblioteca di viale Santuario.
Donata a Saronno la pietra della biblioteca bombardata
Nella notte tra il 25 e il 26 agosto 1992, durante la guerra che ha portato alla dissoluzione della ex Jugoslavia, fu intenzionalmente bombardata la Vijećnica, la Biblioteca di Sarajevo. L’edificio, tra i più belli della città, fu distrutto dalle granate incendiarie dell’esercito serbo e nel rogo bruciarono più di 2 milioni di libri, riviste e documenti, tra cui opere di valore inestimabile. Distruggere una biblioteca significa cancellare la cultura di un popolo. La Vijećnica è stata completamente ricostruita, identica all’edificio originale, da un popolo che si identifica con la sua cultura.
Redazione web
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