Sequestro preventivo e segnalazione alla Procura della Repubblica di Milano di un terreno di Limbiate utilizzato come discarica non autorizzata. Secondo quanto ricostruito dal Corpo Forestale di Carate Brianza, nell’appezzamento di Limbiate da tempo vi era in corso un’attività di stoccaggio di macerie e rifiuti edili pur in assenza di autorizzazioni.
“I Forestali hanno accertato che sul terreno gestito da una impresa edile risultavano stoccati terre e rocce da scavo miste a rifiuti provenienti dalle operazioni di costruzione e demolizione e addirittura miscelate a materiali plastici – spiegano in una nota del Corpo Forestale – Ignota la provenienza di tutti i materiali e dei rifiuti illecitamente gestiti sul sito senza alcuna precauzione ai fini della tutela dell’ambiente”.
Non solo, dal sopralluogo all’interno dei capannoni presenti nell’area è emersa un’ulteriore attività illecita collaterale.
“Vi erano spezzoni di cavi di rame ed altre parti di rame pronti alla rivendita, apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso pericolose e non pericolose; imballaggi plastici contenenti oli esausti, oli non esausti e altri rifiuti liquidi al momento non identificati; plastica; parti di veicoli fuori uso; scarti in lana di roccia – prosegue la nota del Corpo Forestale – L’impresa non era in possesso di alcuna documentazione autorizzativa prevista e prescritta dalla normative inerenti la gestione dei rifiuti e delle terre e rocce da scavo né di documentazione attestante la lecita provenienza del materiale e la sua qualifica di non rifiuto”. Nelle prossime settimane con i risultati dei campionamenti di terreno si completerà il quadro.
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