A Uboldo e Origgio la Tares non verrà applicata: sfruttando un emendamento ai decreti governativi, che deve passare al Senato dopo essere passato alla Camera, si potrà pagare ancora la Tarsu (la vecchia Tassa sui rifiuti solidi urbani) sia pure al rialzo. A differenza dei loro vicini di casa, le due amministrazioni comunali hanno voluto rinviare l'applicazione delle tariffe della Tares dopo avere appreso che poteva esserci questa possibilità e, in effetti, nei giorni scorsi è arrivata la buona notizia: i Comuni che non hanno ancora approvato la nuova Tassa sui rifiuti e sui servizi, potranno applicare la Tarsu. "Considero qusta imposta un salasso assurdo per cittadini e imprese, vista la pesante crisi economica che stiamo vivendo – dichiara il sindaco di Uboldo Lorenzo Guzzetti – Secondo le proiezioni, le famiglie avrebbero subito aumenti fino a 400 euro, mentre aziende e commercianti avrebbero pagato 2 o 3mila euro in più". "Senza avere fretta di approvare il Regolamento della Tares, siamo riusciti a evitare ai nostri cittadini di sborsare rincari apocalittici", è il commento soddisfatto dell'assessore al Bilancio di Origgio Carlo di Pietro.

Ovviamente gli altri Comuni (che hanno già spedito i bollettini) si sentono beffati.
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