di Stefano Di Maria
Fra i titoli degli ultimi mesi targati Sky, un posto di rilievo lo merita senza dubbio GOLD DIGGER, miniserie in sei episodi che si presenta come un thriller ma scivola nei territori dei sentimenti e del dramma familiare.
Produzione televisiva britannica creata e sceneggiata da Marnie Dickens, ha debuttato nel novembre del 2019 su Bbc One, ma è arrivata in Italia dopo quasi due anni. Meglio tardi che mai, ci viene da dire, perché sarebbe stato un vero peccato non distribuire anche in Italia una serie così ben confezionata, con un cast che funziona in ogni singola scena, una trama avvincente e temi di grande attualità: dalla violenza sulle donne alla differenza d’età nel rapporto di coppia.
GOLD DIGGER ha per protagonista Julia, una donna benestante, lasciata dal marito per la sua migliore amica. Il giorno del suo sessantesimo compleanno, quando i tre figli le danno buca per una reunion di famiglia, decide di andare nel museo in cui lavorava e qui incontra Benjamin: è un uomo di poco più la metà dei suoi anni, che comincia a corteggiarla fino a farla innamorare. Il suo è stato un approccio genuino? Ha secondi fini? Che cosa nasconde il suo passato? Julia decide di dargli piena fiducia, a costo di deludere i figli perplessi e contrari alla relazione perché vedono Ben come un cacciatore di dote. Tutto parte come un thriller, con un flashforward tipico di storie di questo genere: proprio il giorno del matrimonio vediamo Julia col volto insanguinato fuggire sulla sua auto in abito da sposa. Poi si torna al passato, con sprazzi di flashback sulle vite dei due protagonisti. Fino a un epilogo che tiene incollati sino all’ultima sequenza, più legato ai sentimenti che al lato thriller della vicenda.
Funziona bene la coppia di attori Julia Ormond e Ben Barnes (hanno gli stessi nomi dei protagonisti), affiatati nel mettere in scena la giusta chimica: è come se avessero la stessa età, la differenza di anni non conta nulla nella loro relazione; al punto che non hanno timore di esibirla di fronte a tutti, incuranti delle critiche della famiglia e degli amici. Sono ben scritti anche i personaggi secondari: dai figli Leo, Della e Patrick, all’ex marito Ted e alla sua nuova compagna Marsha, anche se sei episodi sono pochi per indagarne compiutamente le storie e la psicologia.
La regia di Vanessa Caswill e David Evans è minuziosa: cura nei dettagli ogni sequenza, servendosi per altro di colonne sonore e di una fotografia che predilige i chiaroscuri, come a voler mettere in evidenza luci e ombre delle vite di Julia e Ben. Ne esce il ritratto di una donna in cerca di riscatto, pronta a rischiare per la propria felicità, consapevole che un’occasione come quella di trovare Benjamin non le capiterà più.
La forza di GOLD DIGGER è l’essere un racconto a metà fra il thriller psicologico e il drama, che appassiona e commuove senza che ci sia bisogno di morti, violenza e tensione alle stelle. Una perla di Sky Serie, disponibile nei box sets e su Now Tv.
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