di Stefano Di Maria
STAY CLOSE, la nuova serie uscita dall’accordo produttivo fra Netflix e il famoso romanziere Harlan Coben, si presenta come un puzzle le cui tessere vengono inserite di episodio in episodio, completandolo proprio nelle scene conclusive. Nel frattempo, tra presente e passato, procede una storia che solo in apparenza è confusa, perché ogni tessera – appunto – sarà messa al suo posto. Ne esce un giallo-thriller godibile, ben confezionato ma non privo di difetti, che nel suo epilogo riserverà grandi sorprese.
Al centro della vicenda c’è Megan, una donna che vive con il compagno e tre figli, dal passato oscuro che torna prepotentemente alla sua porta. Un ragazzo della cittadina inglese dove abita è sparito lo stesso mese e lo stesso giorno in cui era scomparso un uomo che la tormentava quando era ballerina di lap dance nel locale Vipers. Quale legame c’è fra le due sparizioni? A scoprirlo saranno i due detective, che trovando la relazione con altre scomparse nella stessa ricorrenza concludono si tratti di un serial killer.
Per raccontare una storia così complessa, STAY CLOSE punta tutto sul montaggio, che racconta i fatti del presente con spruzzate di flashback e con colpi di scena a ogni fine episodio. Le interpretazioni, come si conviene alla maggior parte delle serie inglesi, sono di ottimo livello (in primis Cush Jumbo, James Nesbitt, Sara Parish e Richard Armitage, già visto in THE STRANGER), con una caratterizzazione dei personaggi curata e convincente. Originale, per altro, l’accoppiata di detective che erano stati marito e moglie: i loro dialoghi hanno il tipico humor inglese, con lei che vuol sapere delle nuove fiamme del suo ex per poi raccontargli della sua vita familiare.
Ma non mancano le incongruenze. Stonano i balletti da musical di due pazzi furiosi, una coppia di killer senza scrupoli: una trovata divertente sì, ma inadatta al contesto. Non si capisce come sia possibile che una donna che vuol cambiare vita vada a vivere a qualche decina di chilometri di distanza da dove abitava prima, senza che per 15 anni incontrasse qualcuno del suo passato. E poi il finale in cui il puzzle viene completato, a nostro giudizio troppo velocemente, con tanto di spiegazioni nel caso non avessimo capito bene. Ci fermiamo qui per non spoilerare troppo, ma lo spettatore attento non mancherà di trovare molte altre incongruenze.
STAY CLOSE, disponibile in otto episodi dai 45 ai 50 minuti, è un giallo-thriller ad alta tensione che non deluderà gli amanti del genere. Soprattutto se non hanno grosse pretese.
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