Prima serie tv ambientata a Ibiza, WHITE LINES, ultima creazione dell’ideatore de LA CASA DI CARTA Alex Pina, non può che suscitare grandi aspettative. In realtà ha ben poco in comune con la serie più vista al mondo, intrigando più per le sue ambientazioni che per lo sviluppo della trama in sè: ogni episodio è un’esplosione di colori, paesaggi suggestivi, ville con piscina su alture lussureggianti e locali alla moda dove impazzano droghe, sesso e divertimento.
Ma cosa resta al di là di questo? Forse non molto, eppure se l’obiettivo era fare puro intrattenimento Netflix ci è riuscito benissimo (non per niente WHITE LINES è nella top ten di questi giorni).
Tutto comincia quando in Almeria viene trovato un cadavere: secondo la polizia potrebbe essere Axel Walker, noto disc jockey, scomparso vent’anni prima. La sorella Zoe decide di lasciare a Manchester il marito e la figlia per raggiungere Ibiza per indagare, decisa a scoprire come sia morto il fratello e il colpevole. Una storia crime promettente, ma che si perde strada facendo concentrandosi più sul cambiamento emotivo di Zoe, la quale sull’isola scoprirà un nuovo amore che metterà a repentaglio la sua famiglia.
Nel corso dei dieci episodi di oltre 50 minuti accade di tutto: gli avvenimenti sono tanti e tali che quasi si perde interesse per la storia da cui tutto è partito, in una girandola di personaggi e vicende di sicuro appassionanti ma non per chi si aspettava un prodotto simile alla CASA DE PAPEL. Con tutti questi ingredienti, infatti, il giallo su chi abbia ucciso Axel resta quasi in secondo piano, per culminare nell’episodio finale con la confessione dell’assassino. Un passato, ben rappresentato nei flashback, che torna prepotentemente svelando cos’era davvero accaduto fra Axel e i suoi amici storici.
In definitiva, WHITE LINES è una serie godibile, forse con troppi limiti, ma comunque piacevole e mai noiosa. Il ritmo è sostenuto, le interpretazioni certo non memorabili ma convincenti, le colonne sonore sono quelle della musica elettronica tipiche dei locali di Ibiza, la fotografia cristallizza location da favola.
Chissà, magari una seconda stagione, non ancora confermata, saprà fare di meglio.
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