Nel giorno del nono sigillo in carriera di Sebastien Ogier al Rally di Montecarlo, la gara monegasca conclusa domenica pomeriggio registra l’ottimo 33° posto assoluto di Lorenzo Bontempelli, dentista a Rho.

Da Rho al Rally di Montecarlo, Bontempelli: “Centrato l’obiettivo”
Al Rally di Montecarlo, Bontempelli è riuscito a centrare il primo obiettivo di questo nuovo anno al termine delle 18 prove speciali iniziate giovedì sera sul Col de Turini. Con una Skoda Fabia R5 Evo preparata dal team P.A Racing in classe WRC2 in coppia con Gianni Pinna: «Abbiamo centrato l’obiettivo, concludendo la gara senza riportare danni alla nostra vettura e questa è stata la cosa principale» dice.
Una gara affascinate giunta quest’anno alla sua 91° edizione ricca di storia e tradizioni, che inaugura il campionato mondiale rally attraverso la quale sono transitati nomi illustri del mondo di questa specialità. E per Bontempelli, 33° posto assoluto, il quinto tra gli italiani, questo è senza dubbio un traguardo ricco di soddisfazione anche perché il brianzolo, è più a suo agio nelle gare GT tra i cordoli e le varianti di una pista anziché quelle di strade strette tra rocce e tornanti.
Ma come spesso accade, l’esperienza (è stato due volte campione del mondo del Challenge Ferrari in prova unica e vincitore del campionato GT Open nel 2011) e la passione per i motori, sono state un’ arma in più. Consentendogli di gestire al meglio le insidie di questa gara che Bontempelli così sintetizza. «La difficoltà maggiore è stato il buio e le prime prove speciali disputate in notturna, anche a causa della mancanza di un gruppo fanali ottimale», spiega.
«Sapevo che il tracciato sarebbe stato molto complicato, difficile e immaginavo strade più sporche con la presenza di neve. Fortunatamente ciò non è accaduto perché sarebbe stato una difficoltà maggiore. Per il resto non ho avuto problemi particolari, ho imparata a gestire la gara con la dovuta calma, imparando prova dopo prova, migliorando il mio stile di guida. Questo mi ha permesso di migliorare i miei tempi dopo ogni tratto cronometrato, risalendo posizioni in classifica, avvicinandomi ai miei avversari».
Bontempelli a Montecarlo, il passaggio dalla pista al rally
Avversari non solo molto veloci, ma soprattutto provenienti dal mondo dei rally e attori principali della specialità. Oltre ai problemi con l’oscurità, Bontempelli ha dovuto anche imparare il comportamento della vettura solo al via della prima prova speciale: «Ho avuto qualche difficoltà all’inizio perché non avevo provato la macchina e non avendo svolto alcun test, ho dovuto trovare il feeling con la vettura solo in gara», continua.
Il bilancio finale è comunque positivo. «Sono soddisfatto, anche i commenti ricevuti dagli addetti ai lavori sono stati positivi e stupiti, poiché io sono un pilota di “pista” e non un rallista. Ma non abbandono le gare in circuito per i rally, questo mai», aggiunge. «I ritmi di gara in queste manifestazioni sono molto intensi e serrati, non ci sono pause, tutto è molto frenetico. Anche le distanze percorse sono elevate, abbiamo percorso oltre 325 km di prove speciali e mille chilometri di trasferimento. Senza contare nei tre giorni precedenti alla gara 1500 km di ricognizione. In totale quasi quattro mila chilometri in una settimana».
Ma una gara così, riserva anche tante emozioni: «Scendere dalla pedana nella Piazza del Casinò per una prova mondiale, una delle più importanti al mondo ed essere tra i 75 piloti iscritti a questa gara è un orgoglio», conclude. «Una sensazione affascinante, particolare che non ha provato in altre categorie nelle quali ho corso».
Diego Onida
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