Episodio sconcertante a Bollate, due settantenni hanno trovato minacce di morte sulla porta del box di casa.
Una scritta dal significato inequivocabile (r.i.p., ossia “Riposa in pace”),sette croci e un tumulo di foglie secche: questa la barbarie di cui sono stati vittime due settantenni bollatesi.
La porta del loro box, all’interno di una palazzina a Bollate, è stata vandalizzata in questo inquietante modo da ignoti.
Il grave episodio è accaduto probabilmente nella serata tra il 19 e 20 novembre. La reazione di disprezzo delle figlie e dei cittadini bollatesi sul gruppo Facebook “Se sei di Bollate”, dove è stata pubblicata la foto del graffito, non è tardata ad arrivare: sono piovuti numerosi commenti di sconcerto per il gesto, ma ancor più messaggi di solidarietà per la coppia, due onestissimi cittadini che hanno sempre onorato il rispetto della civiltà e della legge.
Ma che cosa si cela dietro a questo inquietante episodio? Una ripicca? Uno scherzo di ragazzini? Un dispetto? Di certo un atto disdicevole, che la Bollate civile, unanime, condanna.
I due settantenni si sono rivolti ai carabinieri che hanno redatto una denuncia contro ignoti, purtroppo non la prima.
Sì perché la coppia ha subito in questi anni altre piccole ma continue angherie che ha regolarmente segnalato alle forze dell’ordine.
Mentre la giustizia farà il suo corso, i due cittadini hanno ottenuto il primo importante risultato: la vittoria, schiacciante, della gente per bene contro l’inciviltà e l’illegalità. Infatti la reazione della società civile non ha tardato a far sentire la sua voce.
“Quando ho visto quel post su Facebook mi sono immediatamente attivata per esprimere solidarietà a nome dell’associazione di cui faccio parte, Peppino Impastato e Adriana Castelli, da diversi anni attiva nel contrasto alle mafie e all’illegalità”, ci ha spiegato Silvia Gissi, bollatese volontaria della odg con sede a Rozzano ma attiva in tutta Italia.
“Sentita l’assessora alla legalità De Flaviis, abbiamo concordato di ridipingere la porta del box grazie all’aiuto dei cittadini e delle associazioni bollatesi, perché chi denuncia deve camminare a testa alta, è un esempio da seguire, non deve nascondersi, altri lo devono fare al loro posto”, ha proseguito la rappresentante della Peppino Impastato e Adriana Castelli.
A essa si sono uniti Davide il Drago, la nota associazione attiva sul territorio che ha abbracciato tanti progetti soprattutto dedicati al sostegno ai bambini sottoposti a cure palliative ed alle loro famiglie, e Alessandro Parisi, ideatore di tante iniziative a sostegno dei ragazzi per la prevenzione della dispersione scolastica (i noti “Restauratori”) e referente per la ciclo-officina in stazione.
Ritrovatisi a casa della coppia, domenica 22 novembre pomeriggio hanno cancellato in pochi minuti la disdicevole scritta sulla porta del box.
Un bellissimo messaggio da parte della cittadinanza attiva e propositiva di Bollate che si è unita nello sdegno per l’azione commessa e nel sostegno ai due coraggiosi cittadini.
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