Una camminata, a Castellazzo di Bollate, per ricordare l’esplosione del polverificio Sutter & Thevenot che nel 1918 provocò 59 morti, per lo più donne.
L’esplosione della fabbrica a Castellazzo di Bollate
Mercoledì 7 giugno è in programma una camminata commemorativa a Castellazzo di Bollate in memoria dei morti dell’esplosione della fabbrica Sutter & Thévenot di Castellazzo di Bollate, avvenuto nel 1918 e successivamente raccontato anche dal premio Nobel Ernest Hemingway, verrà ricordato attraverso una passeggiata. Ritrovo alle 18 dal parcheggio della stazione ferroviaria di Bollate Nord in via San Pietro, per poi raggiungere i luoghi del tragico evento. Un invito non solo a ricordare, ma anche a riflettere su temi importanti come la dignità, i diritti, il lavoro, la giustizia, la guerra, il ruolo civile e sociale delle donne.
Un’iniziativa di sensibilizzazione civile in memoria delle 59 vittime, per la maggior parte donne, che persero la vita durante lo scoppio della fabbrica di munizioni in pieno periodo bellico. “La ricorrenza del 7 giugno è importantissima per la nostra comunità – spiega l’assessore alla Cultura e Pace, Lucia Albrizio – perché ci riporta a riflettere su temi da sempre urgenti e universali come la pace e il ruolo fondamentale delle donne nella società civile e nel lavoro. Accanto a questi, la tragedia del polverificio ci impone la responsabilità di tenere viva la memoria storica, intesa come valore fondante per la costruzione di una società equa e pacifica, rendendoci inoltre cittadini consapevoli della storia del nostro territorio”.
La messa a dimora di una pianta per i morti della Sutter & Thevenot
La passeggiata si concluderà alla cabina elettrica, unico manufatto dell’epoca rimasto presente sul luogo e testimone dei fatti, e sulla quale nel 2018 l’artista Ale Senso ha realizzato il murale in ricordo delle operaie morte nella tragedia. Ai piedi della cabina, l’assessore Albrizio metterà a dimora una pianta di rose bianche, per rinnovare simbolicamente la memoria di tante giovani vite spezzate, allora come ancora oggi, su un luogo di lavoro. A seguire verranno lette alcune suggestive testimonianze storiche delle lavoratrici della fabbrica sopravvissute allo scoppio e un estratto del racconto “52 rose di polvere” scritto dal bollatese Davide Settembre e ispirato all’episodio dello scoppio dello stabilimento Sutter & Thevenot.
Redazione web
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