La crisi nel settore dell’edilizia ha raggiunto anche la Cifa (Compagnia Italiana Forme Acciaio), gruppo leader nel settore della produzione dei macchinari per l’industria del calcestruzzo. L’azienda, acquisita alcuni anni fa dal colosso cinese Zoomlion, ha dichiarato infatti un processo di riorganizzazione interna che prevedrebbe un esubero di 120 lavoratori sui tre siti. Maggiormente interessato dalla questione il polo centrale di Senago dove i tagli previsi sarebbero di 75 lavoratori su 300. Riduzione del personale anche a Zanica (Bergamo) e a Castiglione delle Stiviere con una previsione di 15 e 30 lavoratori. La Direzione Aziendale, consapevole del particolare momento di difficoltà che tutti saranno chiamati ad affrontare, si è resa disponibile senza preclusioni di sorta, ad esaminare con le Organizzazioni Sindacali soluzioni applicative alternative. Incontri già in calendario per i prossimi giorni, l’obiettivo è quello di giungere a una definizione operativa del piano d’azione complessivo entro e non oltre il 15 Febbraio.
Lo scorso anno il gruppo aveva festeggiato un doppio anniversario, l’85° compleanno dalla fondazione ed i cinque anni dall’acquisizione da parte del colosso cinese Zoomlion. Nell’occasione era stata presentata la pubblicazione “Cifa, l’anomalia vincente”, una storia fatta di ricerca, tenacia e passione, che ha portato Cifa a diventare riferimento innovativo a livello internazionale, un ponte che dagli Stati Uniti era finito in Cina, trovando nel territorio nazionale la costituzione di un gruppo industriale articolato ed in costante crescita, oggi costretto a dichiarare esuberi a causa della generale crisi di settore e dei cambiamenti che stanno toccando il comparto dell’edilizia.
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