Carmen Lamacchia è una donna bollatese dal carattere forte e combattivo, che a Bollate tanti conoscono per le sue battaglie di civiltà. E’ stata in prima fila nella difesa del nostro ospedale così come nelle “guerre” per il funzionamento degli ascensori alla stazione di Bollate Centro e in tante altre occasioni.
Dovete sapere che Carmen, che oggi vive sola dopo la perdita del marito e del figlio ed è costretta a muoversi con le stampelle dopo due Ictus, è molto legata al supermercato Esselunga, anche perché il compianto Bernardo Caprotti fu, insieme al magistrato Francesco Saverio Borrelli, testimone di nozze proprio al matrimonio di Carmen quando viveva a Milano.
E’ così che giorni fa Carmen Lamacchia ha dato vita a un epico scontro proprio con Esselunga su una questione che a qualcuno può sembrare secondaria ma che per i cultori della cucina italiana, soprattutto per i liguri, è davvero importante: i “Lagaccio di Genova” sono biscotti o fette biscottate?
Lagaccio di Genova, biscotti o fette biscottate?
Non è una vicenda solo curiosa, è anche una questione di principio e di soldi. Tutto nasce da una promozione che Esselunga ha avviato in favore dei possessori di tessera Fidaty: 2 euro di sconto a chi acquista almeno 8 euro di biscotti.
Il primo buono sconto di Esselunga
Dovete sapere che Carmen, pur con le molte limitazioni che le impone la sua salute, da anni si è presa carico di undici “figli di cuore”, tutti ragazzi disabili per i quali lei spesso acquista e poi dona generi di prima necessità, tra cui appunto i biscotti “Lagaccio” di marca Grondona. Carmen ha stampato una prima volta il buono sconto al totem di Esselunga di Baranzate, ha acquistato i “Lagaccio” per ben più di 8 euro, è arrivata in cassa ma la cassa le ha rifiutato lo sconto. Perchè? Perchè per Esselunga i Lagaccio sono fette biscottate, non biscotti, per cui non rientrano nella promozione. Apriti cielo!
Carmen, che non ha certo bisogno di quei 2 euro ma che pensa ad altri per i quali anche 2 euro possono essere importanti, si è infervorata, ma neppure l’intervento di un responsabile del negozio è servito: il sistema non considera i “Lagaccio” biscotti, per cui niente sconto. Il responsabile ha però detto che avrebbe informato l’azienda.
Il secondo buono sconto
Credete che sia finita lì? Assolutamente no. Tempo dopo Carmen ha maturato un nuovo buono sconto e dunque è tornata in cassa a Baranzate coi Lagaccio della Grondona, ma anche questa volta il sistema ha rifiutato lo sconto. Di nuovo intervento del vice direttore, ma niente da fare. Al che Carmen Lamacchia decide di passare all’azione, e c’è da avere paura: telefona a due alti funzionari di Esselunga che lei conosce per precedenti battaglie e dà loro appuntamento proprio al negozio di Baranzate, dove tutti si incontrano anche col vice direttore. Carmen mostra loro due sacchetti vuoti dei biscotti Lagaccio Grondona su cui è scritto a chiare lettere “Bis-cotti al burro” e “Biscotti a lievitazione naturale”.
Lagaccio: la risposta di Esselunga
Giorni dopo arrivano a Carmen le telefonate dal Servizio clienti: “La prima evasiva, anzi supponente – ci spiega – la seconda con un “ci stiamo lavorando”, alla terza mi dicono che arriverà una risposta scritta, come da mia richiesta”.
Nella risposta scritta, a firma del responsabile del Servizio clienti, si dà una giustificazione tecnica: “Sotto il profilo legale – si legge – i biscotti del Lagaccio rispondono alle caratteristiche legali delle fette biscottate. Le fette biscottate sono infatti prodotti da forno ottenuti dalla cottura, tranciatura trasversale e successiva tostatura di un impasto lievitato… il cui tenore di umidità non sia superiore al 7%. I biscotti del Legaccio sono quindi del tutto assimilabili alle fette biscottate”. Poi, forse a titolo di pacificazione, le hanno scritto che potrà comunque ritirare il rimborso dello sconto (4 euro in tutto) all’Assistenza clienti.
Finita qui? Certo che no! Carmen, pur confermando che per principio andrà a ritirare i 4 euro, parla di “brutta pagina”, di “analfabeta” chi ha classificato i Lagaccio come fette biscottate dato che c’è scritto sopra “biscotti” e chiede “una risoluzione permanente, non che ogni volta debba essere un travaso di bile” e ha deciso perciò di rivolgersi alla stampa per raccontare tutta la vicenda.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE sui Lagaccio di Genova
Ma chi ha ragione tra Carmen ed Esselunga? Noi non siamo esperti di alimenti, ma ci siamo rivolti a quattro diverse intelligenze artificiali ponendo la domanda: “I Lagacci di Genova sono biscotti o fette biscottate?”. Queste le risposte:
L’IA Gemini di Google: “I Lagacci di Genova, noti anche come Biscotti del Lagaccio, sono biscotti e non fette biscottate. Sono biscotti tradizionali genovesi, originari del quartiere Lagaccio, noti per la loro forma leggermente allungata e la consistenza friabile”.
Però, colpo di scena, ChatGpt non è d’accordo: “I Lagacci di Genova (detti anche Lagasse) sono una variante di fette biscottate tipiche della tradizione ligure. Anche se nascono come biscotti, oggi i Lagacci sono considerati a tutti gli effetti fette biscottate dolci, tradizionalmente consumate a colazione o con il tè”.
Incredibile, Carmen Lamacchia è riuscita a mettere in difficoltà non solo Esselunga, ma perfino la tanto osannata Intelligenza artificiale!
Allora proviamo a chiedere ad altre due IA.
DeepSeek è con Carmen: “Il Lagaccio di Genova (o semplicemente “Lagaccio”) è un biscotto tipico ligure, diverso dai toscani Legacci/Lagacci (che sono fette biscottate). Caratteristiche del Lagaccio genovese: è un biscotto croccante e friabile, non una fetta biscottata”.
Ultima prova, la IA di Meta: “I Lagacci di Genova sono biscotti! Sono un tipo di biscotto tradizionalmente genovese. Sono un classico della cucina ligure”.
Per sicurezza, chiediamo anche a un amico ligure, che senza esitazione ci dice: “Sono biscotti grezzi”.
Lagaccio, Carmen ed Esselunga, la morale di questa storia
Ma in tutta questa vicenda è bello vedere che c’è ancora gente sana che lotta per i principi, anche su piccole cose. Ma, ce lo consenta la guerriera Carmen, è anche bello vedere che Esselunga ha preso sul serio questo intenso confronto con una sua cliente.
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