Trenord e Atm: i rimborsi degli abbonamenti non usati per l’emergenza sanitaria sono bloccati.
Che fine ha fatto il rimborso delle quote di abbonamenti di Trenord e Atm non usufruiti a causa del lockdown?
Servizi pagati ma che non si sono potuti utilizzare per cause di forza maggiore.
Si attende il rimborso di tali quote, ma al momento si trattadell’en nesimo annuncio di cui
si attendono gli effetti concreti. Che tardano ad arrivare.
Vediamo qual è la situazione. L’Azienda dei trasporti Milanesi, ad oggi, non ha ancora fornito nessuna indicazione su come richiedere il rimborso, limitandosi a uno stringato comunicato che riportiamo di seguito.
“Nel corso di questi mesi i tavoli di lavoro a livello nazionale hanno avuto evoluzioni: il ministero dei Trasporti ha previsto una normativa riguardo a forme di compensazione per gli abbonati al trasporto pubblico locale.
Come gli altri gestori del servizio, anche Atm comunicherà le modalità per ottenerle una volta che gli enti territoriali, a cui va la competenza in materia di politica tariffaria, avranno adottato decisioni in merito alle diverse casistiche di abbonamenti e alle concrete modalità di ristoro, anche alla luce dei fondi disponibili messi a disposizione per l’emergenza che ha investito il settore dei trasporti”.
Quindi per il momento non resta che attendere la decisione finale.
E Trenord? L’azienda ferroviaria ha stupito tutti in quanto, fin da subito, ha messo a disposizione dei suoi abbonati una sessione specifica all’interno del proprio sito dove poter
caricare la richiesta di rimborso.
Seppure non semplice, l’utente può caricare direttamente dal proprio computer tutti i documenti necessari (abbonamento, tessera e documento d’identità), senza doversi recare allo sportello.
Semplice, veloce, ma c’è un ma: di rimborsi nemmeno l’ombra. “Ho caricato la richiesta a
maggio, ho inserito tutti i miei dati e ho confermato – racconta una giovane pendolare – Solo che non ho ricevuto nessuna mail di presa in carico o niente che dimostri l’inserimento della mia richiesta”.
Sul sito di Trenord, da qualche giorno è apparso un comunicato che sta preoccupando i pendolari.
“L’attività di gestione rimborsi per emergenza sanitaria è momentaneamente sospesa
nelle more della definizione di tale attività da parte del Governo nazionale, Regioni e altri Enti committenti del servizio”.
“Io ho l’abbonamento annuale – ci racconta una ragazza caronnese – Ho caricato tutto,
chiedendo il rimborso per tutti i mesi di non utilizzo, ma ho fatto bene? Ho sbagliato qualcosa? Alcune mie colleghe hanno ricevuto la mail di presa in carico, io neppure quella. Aspetto di capire. Intanto tra pochi mesi mi scade l’annualità, cosa faccio? Rinnovo o aspetto?”.
Nessun rimborso, nessuna conferma di presa in carico e solo un breve
comunicato stampa apparso in sordina sul sito.
Dalla pagina Facebook “Pendolari Trenord”, oltre alla rabbia per la sospensione delle richieste di rimborso, alcuni utenti stanno segnalando il mancato passaggio di controllori fra le carrozze: pertanto, si nota, c’è un pericoloso aumento di furbetti senza biglietto a bordo, nonché episodi di inciviltà.
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube